Gli avversari

Massimo rispetto per il Valencia, ma gli assenti sono tanti: gli spagnoli sono in difficoltà

I "pipistrelli" sono arrivati a Milano con 19 convocati, tra cui il terzo portiere. In panchina ci saranno due Primavera, gli assenti sono in totale otto

Massimo rispetto per il Valencia, ma gli assenti sono tanti: gli spagnoli sono in difficoltà
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Ci sono due certezze, pensando al Valencia che questa sera affronterà l'Atalanta. La prima riguarda il fatto che gli spagnoli hanno vinto un girone con Chelsea (secondo) e Ajax (terzo e retrocesso in Europa League), ci sono riusciti andando a vincere di misura sia sul campo dei londinesi che dei lanceri di Amsterdam dimostrando di avere dei valori importanti. Il 4-4-2 di Celades non è particolarmente innovativo ma ci sono interpreti che meritano grande rispetto e quindi chi pensa che, viste le assenze, sarà una passeggiata si sbaglia di grosso.

La seconda certezza, tuttavia, sgonfia un po' il discorso sulla forza del Valencia, perché se ti mancano cinque titolari su 11 è normale avere qualche difficoltà in più rispetto al solito. La difesa a 4 sarà orfana di tre pedine importanti: a destra non ci sarà Piccini ma nemmeno il sostituto Florenzi, arrivato a gennaio, in mezzo Garay e Gabriel Paulista non sono a disposizione. A centrocampo (Coquelin) e davanti (Rodrigo) al tecnico Celades mancheranno pedine altrettanto importanti. È vero, Gasperini ha ragione: giocheranno comunque in 11. È però allo stesso tempo vero che se alla Dea mancassero contemporaneamente Toloi, Palomino, Gossens, de Roon e Ilicic ci staremmo preoccupando, e non poco...

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