Media dell'otto in pagella con un bel dieci allo stratega
Prestazione stellare di quasi tutta la squadra, applausi a scena aperta per un gruppo gagliardo, con qualche individualità che ha fatto la differenza in positivo (Berisha, Caldara e la difesa) e minimamente in negativo (Spinazzola, che brutto errore) e poi lui, il condottiero. L’uomo che accende la luce dalla panchina e che fino al 2020 avremo il piacere e la fortuna di avere al comando della nostra Atalanta: Gian Piero Gasperini.
Berisha 8,5: primo intervento (facile) al 26’ su tiro di Higuain, dopo l’autogol di Spinazzola compie due belle parate su Dybala (52’) e Higuain (53’). Al 67’ e al 69’ è ancora due volte bravissimo su Khedira (prima di destro e poi di testa), non può nulla sul colpo di testa ravvicinato di Dani Alves, ma nel complesso è uno dei migliori in campo.
Toloi 8: grande avvio di gara, al 58’ rischia tantissimo con un fallo di mano che Guida punisce con il rigore, ma l’assistente sbaglia segnalando un fuorigioco e annulla tutto. Per il resto, gioca una grandissima partita che è ancora più grande per le qualità straordinarie degli avversari.
Caldara 8,5: inizia con dei movimenti perfetti a mettere in fuorigioco Higuain, continua fino al novantatreesimo senza nessuna sbavatura e confermandosi un super acquisto della squadra bianconera. Bravissimo Mattia.
Masiello 8: gli tocca la marcatura su Dybala, poi passa su Cuadrado e spesso viene pure fuori sia in fascia che a centrocampo. Nessun problema, Andrea c’è e non molla di un centimetro.
Conti 8: gioca un primo tempo quasi perfetto per spirito di abnegazione e spinta, al 45’ si fa trovare pronto all’appuntamento con il settimo gol stagionale insaccando la pennellata del Papu. Nella ripresa cala un po’ anche perché continuare su quei ritmi sarebbe stato disumano. Nel complesso, estremamente positivo.
Cristante 7,5: inizia con grande ardore e tanta precisione nel cuore della manovra bianconera, ha tempi e giocate sempre molto precise e crea spesso scompiglio nella zona centrale del campo. Scelta perfetta da parte di Gasperini.
Freuler 8: grande avvio di gara, al 29’ si presenta solo davanti a Buffon ma non riesce a superarlo e dopo un cartellino giallo che lo costringerà a saltare la gara di Udine ha la forza (soprattutto mentale) di gettarsi in avanti all'89’ insaccando il gol del pareggio. La sua stagione si conferma sempre più incredibile.
Spinazzola 6: un paio di imprecisioni e una marcatura un po’ blanda su Cuadrado quando sfiora il gol non cancellano una buona prima frazione di gioco. In apertura di ripresa insacca un’autorete comica al 51’, sbaglia posizione sul gol del 2-1 e si lascia superare da Dani Alves. Il peggiore tra i nerazzurri. (85’ Petagna sv)
Hateboer 7,5: scende in campo a sorpresa e fa praticamente il quinto a destra con grandissimo piglio, ha il merito di non abbassare mai la guardia e di spingersi in avanti fino all’ultimo istante. Il gol del pareggio nasce da un suo cross basso.
Gomez 8: prima fuga nello spazio al 4’ ma il cross per Hateboer è troppo lungo, per tutta la prima frazione è perfetto nel movimento a elastico tra centrocampo e attacco firmato sulla sirena dall’assist perfetto per Conti. Apre la ripresa con un destro messo in angolo da Buffon, ci riprova nel finale e trova ancora il numero 1 a dire di no ma è tra i migliori perché gioca fuori ruolo eppure è fondamentale.
Kurtic 7: gioca molto bene sulla verticale di Spinazzola, è il primo a lasciare il campo ma lo fa tra gli applausi perché sia tatticamente che dal punto di vista della quantità riesce a dare parecchio fastidio sia a Dani Alves che a Cuadrado. (66’ Kessiè 6: entra ma non incide mai, si vede che non è al meglio e adesso deve assolutamente recuperare per Udine perché al posto di Freuler squalificato toccherà a lui).
All. Gasperini 10: il suo capolavoro tattico stava per non portare frutti e invece Freuler ha regalato un 2-2 che premia prima di tutto il coraggio di un allenatore che segna in modo indelebile la stagione ogni minuto che passa. Cristante e Hateboer sono due mosse che mettono in ginocchio lo schema di gioco della Juve nel primo tempo, la squadra soffre ma tiene fino all'errore di Spinazzola. Risultato a parte, dimostra di essere davvero uno stratega di livello assoluto.