Il siparietto

Muriel, Gasperini e il perché di quell'abbraccio: quando "disobbedire" diventa decisivo

Tra il tecnico e il centravanti ex Siviglia, dopo la rete del 3-1 all'Udinese, c'è stato un simpatico momento di esultanza che lo stesso calciatore ha poi spiegato

Muriel, Gasperini e il perché di quell'abbraccio: quando "disobbedire" diventa decisivo
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di Fabio Gennari

Minuto 79' di Udinese-Atalanta, Luis Muriel sventaglia sulla sinistra per Gomez che attende il ritorno della difesa friulana e poi appoggia nuovamente al compagno fuori area per la conclusione da lontano. Il numero 9 insacca un destro preciso di rara potenza. Subito dopo, la corsa verso la panchina si chiude con Gasperini in braccio al suo centravanti di scorta. Ai microfoni di Sky, poi, è stato lo stesso centravanti sudamericano a raccontare i motivi di quel gesto.

«Poco prima che mi arrivasse la palla - ha detto Muriel - il mister mi ha urlato di non calciare. Spesso anche in allenamento "bastona" me e Malinovskyi perché proviamo spesso quella soluzione. Il motivo è che preferisce arrivare in area e portare la palla più vicina alla zona dove è meno complicato fare gol. Questa volta non l'ho ascoltato ed è andata bene, ogni tanto ci sta di provare anche questo tipo di conclusioni».

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