Musso-Carnesecchi, un dualismo che solo una scelta tecnica può risolvere
Contro la Juventus i nerazzurri sono stati salvati da alcuni ottimi interventi del portiere argentino. Ma il giovane alle sue spalle scalpita
di Fabio Gennari
Gian Piero Gasperini, dopo la sfida alla Juventus, ha parlato della questione portieri: «Musso e Carnesecchi, per me, sono due portieri forti. Bisogna arrivare a fare una scelta: recuperare un investimento come Musso o valorizzare al massimo Carnesecchi, un ragazzo che per crescere ha bisogno di giocare e fare anche degli errori. Si rischia di penalizzare qualcuno. Io sono contento di entrambi e se resteranno servirà gestire la cosa con intelligenza».
La verità è che, a meno di movimenti di mercato a oggi difficili da prevedere (e mancano poco più di 15 giorni alla fine delle trattative...), quella di Gasperini sarà (e dovrà essere) solo una scelta tecnica.
L'esempio di quanto sia importante la gestione di un dualismo in porta da parte dell'allenatore è quanto accaduto nell'ultima stagione con Musso e Sportiello. A un certo punto, contro la Fiorentina, l'argentino è stato messo in panchina e Sportiello titolare. E in quel momento la situazione contrattuale del numero 57 atalantino era già definita: il 30 giugno sarebbe arrivato lo svincolo a parametro zero per fine contratto.
Mister Gasperini ha pieno, totale e indipendente controllo delle scelte tecniche. La società mette a disposizione gli uomini con le caratteristiche giuste, poi il mister di Grugliasco decide e non si è fatto problemi, nel nome del rendimento e della sua autonomia decisionale, a promuovere un elemento come Sportiello, già sicuro di lasciare l'Atalanta. Perché oggi dovrebbe andare diversamente, a maggior ragione dal momento in cui ha a disposizione due portieri forti? Già a Sassuolo sarà il momento di scegliere. E Musso potrebbe essere ancora tra i pali.