Musso in crescita e la difesa da registrare. L'obiettivo? Cento "clean sheet"

di Fabio Gennari

Tra i tanti numeri di Gasperini al timone della Dea, ce n'è uno che sta arrivando a una quota molto, molto interessante. Nelle 308 gare con il mister di Grugliasco in panchina, ben 93 volte (tra tutte le competizioni) l'Atalanta ha chiuso senza subire gol. In inglese si dice "clean sheet".

Sottolineando che continuano a essere più del doppio le occasioni in cui Musso e gli altri portieri sono usciti dal campo senza raccogliere palloni in fondo al sacco piuttosto che quelle in cui davanti non si è fatto gol (46), tornare a blindare la difesa come a inizio stagione sarebbe decisivo.

L'Atalanta ha dimostrato che un modo diverso di andare in gol si trova, i nuovi arrivati in questa stagione sono uomini di profondità e quindi cambiano le soluzioni. Dietro, invece, serve alzare il rendimento, magari stando un po' più coperti. Musso, ad esempio, se ha solo una ventina di metri di campo davanti a sé lascia l'impressione di essere più sicuro, negli interventi e nelle uscite. Tra Nizza, Siviglia e Bologna, il numero 1 argentino ha fatto il suo dovere (anche molto bene, come in Francia), ma le prove non sono finite.

Chi si alternerà a protezione della porta nerazzurra è tutto da vedere, c'è Scalvini che viene sempre più spesso lasciato in campo da braccetto e che deve cambiare marcia, così come ci si aspetta il ritorno di Demiral in pianta stabile per ragionare poi su Djimsiti o, tatticamente parlando, provare anche qualcosa di diverso, come ad esempio lo schieramento a quattro già visto in alcune occasioni.

La carne al fuoco non manca, si lavora e si può puntare come obiettivo a breve termine alle cento partite con Gasperini al timone dell'Atalanta senza gol subiti. Sarebbe grandioso.