Pagelle: Ciga il peggiore Si salvano solo in tre

Pagelle: Ciga il peggiore Si salvano solo in tre
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Il solito grande Sportiello, alcuni voti decisamente inficiati dal disastro del secondo tempo ma, soprattutto, alcuni uomini chiave che sono troppo lontani da un rendimento accettabile. Cigarini, Carmona e Denis non ci sono, difficile capire i motivi ma soprattutto come se ne esce. Stesso discorso per l’eterno subentrante D’Alessandro che, come spesso accade, non incide né sul piano della corsa né su quello della qualità.

Sportiello 7,5: primo intervento, scolastico, al 39’ sul destro da fuori di Anderson. Non deve praticamente mai intervenire per tutto il primo tempo e anche sul gol del vantaggio è esente da colpe. Primo grande intervento in tuffo al 59’ sul destro di Felipe Anderson, su Mauri e Lulic non può nulla ma è ancora fenomenale su Keita (89’). Unico a giocare sempre sugli stessi livelli.

Benalouane 5,5: controlla bene le operazioni fino all’amnesia sul gol dell’1-0 quando si lascia scappare Mauri in area di rigore. Da quel momento in avanti mette insieme alcune sbavature che per lui non sono usuali, peccato.

Stendardo 6,5: grande chiusura su Felipe Anderson in versione Alberto Tomba al 30’, nel complesso si conferma uno dei migliori e per lunghi tratti chiude alla perfezione ogni varco, sempre in bello stile. I due gol e le altre due occasioni concesse alla Lazio dalla difesa vanno un po’ ad intaccare anche la sua valutazione.

Cherubin 5,5: mura un destro di Lulic al 35’, si muove bene in copertura ma al 51’ viene superato fin troppo facilmente dalla clamorosa accelerata di Felipe Anderson. Troppo statico in occasione delle altre due reti.

Del Grosso 5,5: dalla sua parte si muove Felipe Anderson che è il più in palla degli aquilotti, nella prima frazione non va nemmeno male ma in occasione dell’1-0 è un po’ in ritardo nella partenza dell’azione. (63’ Dramè 5: entra non incide, lascia troppo spazio a Mauri sul 2-0. In fase di propulsione non si vede mai)

Carmona 5: si inserisce negli spazi con grande facilità nel primo tempo ma non mette mai qualità. In fase di interdizione si batte ma non è il solito mastino. Il problema si trascina ormai da troppo tempo, chissà che sul mercato non arrivi un titolare anche nella sua posizione.

Migliaccio 5,5: primo tempo molto concreto, da classico uomo ombra che non si vede ma arriva ovunque. Sul cross di Felipe Anderson poteva spazzare l’area anche a rischio di fare autogol pur di non lasciare Mauri tutto solo. Esce in nome di una variazione tattica. (dal 60’ D’Alessandro 4,5: entra per dare propulsione sull’1-0 alla ricerca del pareggio, non combina praticamente nulla. Ingresso totalmente inutile.)

Cigarini 4: molto attendo alla posizione ma troppo, troppo lento e prevedibile. In passato c’era stato un altro giocatore che nei momenti difficili alzava la voce, magari andava sopra le righe e sbagliava atteggiamento. Si chiama Cristiano Doni. La differenza con il numero 21 è che il vecchio 27, nei momenti pesanti, era sempre al timone del gruppo. Cigarini invece affonda: in 95 minuti non combina nulla. Nulla.

Maxi 6,5: si muove molto bene tra le linee, al 20’ serve un bel pallone a Bianchi che mette sul fondo e nel complesso si batte come un leoncino.Tiene fino alla fine con grande voglia, se tutti ci mettessero la sua grinta faremmo molta meno fatica anche lontano da Bergamo. Bravo.

Denis 5: parte sacrificandosi tantissimo in copertura, il suo voto arriva al 5 solo per questo motivo. Davanti è sempre nullo e considerando che gioca da centravanti, c’è da mettersi le mani nei capelli. Ancora una gara e poi arriverà qualcuno a dare una mano. Per forza.

Bianchi 5: subito un pallone interessante troppo lungo per Maxi (1’), altra torre nel deserto al (7’) e prima conclusione degna di questo nome a 20’. Nella seconda parte del primo tempo perde un paio di palloni facili che meritavano una gestione diversa, ad inizio ripresa il suo calo è ancora più vistoso e nel finale lascia spazio a Boakye.  (73’ Boakye 5,5: ci prova sia di piede che di testa nel finale senza grossi risultati. Ma almeno si muove verso la porta avversaria).

All. Colantuono 4,5: nel primo tempo adotta la tattica del “difendiamoci a oltranza” e tutto funziona bene perché la squadra gioca su livelli che sono molto buoni. Appena si allargano le maglie e un Felipe Anderson qualsiasi riesce a mettere la freccia il castello si smonta e la squadra sparisce: per forza, la Lazio non è né il Torino, né il Sassuolo, né l’Empoli. Della squadra che resta in campo al fischio finale ce ne sono almeno 4-5 che giocano clamorosamente al di sotto dei propri standard minimi. E chi li manda in campo è lui. Situazione veramente critica, per fortuna ci sono almeno 3 squadre messe molto peggio.

Lazio: Marchetti sv; Basta 6,5, De Vrj 6, Radu 6 (86’ Cavanda sv), Cana 6; Gonzalez 6, Ledesma 6, Lulic 6,5; Felipe Anderson 7,5, Djordjevic 4(76’ Klose 6), Mauri 6,5(73’ Keita 6). All. Pioli 6

 

 

 

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