SITUAZIONE DELICATA

Palomino sospeso per doping, lo sconcerto dei tifosi e le ipotesi su quanto accaduto

Grande stupore in tutto l'ambiente per una vicenda che coinvolge il miglior giocatore della passata stagione. Il rischio di una squalifica è alto

Palomino sospeso per doping, lo sconcerto dei tifosi e le ipotesi su quanto accaduto
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di Fabio Gennari

La sospensione in via cautelare del difensore José Luis Palomino per la riscontrata positività al Clostebol Metabolita ha completamente spiazzato tutto il mondo atalantino. Sui social i tifosi sono sconcertati, le reazioni sono ovviamente molto forti e ciò che un po' tutti auspicano è che venga fatta al più presto chiarezza. Soprattutto perché, dopo le prime indiscrezioni di stampa che parlavano erroneamente di positività al nandrolone, ovvero uno steroide anabolizzante, la conferma che si tratti invece di positività a una sostanza presente in creme o spray cicatrizzanti cambia un po' lo scenario.

In questo momento, c'è da effettuare le controanalisi (da fare entro tre giorni dalla notifica della positività) e, successivamente, si devono attendere gli esiti. Tutto questo nella speranza che ci sia stato un errore. In linea generale, guardando anche ai precedenti che hanno coinvolto atleti di diverse discipline, il rischio è che una negligenza nell'utilizzo (anche indiretto) di una specifica crema o spray che contiene quella sostanza non possa spostare di molto la situazione e la squalifica sia comunque dietro l'angolo.

Secondo alcune indiscrezioni, il controllo sarebbe avvenuto a inizio ritiro e quindi l'eventuale utilizzo di qualcosa che conteneva il Clostebol Metabolita sarebbe avvenuto prima del raduno di inizio luglio. Normalmente, quando viene utilizzato un prodotto sotto controllo del medico della società, questo viene dichiarato e se si tratta di un farmaco vietato per gli sportivi ma, in quel momento, necessario, si segue una specifica procedura denominata Tue: si tratta di "un'esenzione a fini terapeutici", ovvero, come si legge nei documenti del Coni, «l'autorizzazione concessa dal Comitato per l'Esenzione a Fini Terapeutici - Ceft - a utilizzare a scopo terapeutico sostanze o metodi inclusi nella Lista Wada delle sostanze e metodi proibiti».

Potrebbe esserci stato un utilizzo inconsapevole da parte di Palomino? Si tratta di contaminazione indiretta, cioè il giocatore nerazzurro ha utilizzato per un'altra persona un farmaco che conteneva questa sostanza? Sono tutte possibilità da considerare, nei prossimi giorni l'argentino proverà a fare chiarezza e la speranza è che ci riesca: a meno che venga dimostrato che è tutto un errore, il centrale atalantino rischia una squalifica che può andare addirittura dai 2 ai 4 anni nel caso in cui venga dimostrata l'intenzionalità nell'utilizzo.

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