Pareggio dal sapore amaro col Renate: l'Atalanta U23 domina, ma s'addormenta e fa 2-2
Nel recupero della sfida rinviata per nebbia a fine gennaio, i nerazzurri conquistano solo un punto nonostante la doppietta di Jimenez
di Alessandro Giovanni Pagliarini
Un’eventuale vittoria nel recupero contro il Renate avrebbe catapultato l’Atalanta U23 al terzo posto nel Girone A di Serie C, ma i nerazzurri si sono dovuti accontentare di un pareggio. I ragazzi di Modesto, ieri (21 febbraio), hanno mantenuto il pallino del gioco per oltre 70’, sprecando però una marea di occasioni negli ultimi 20 metri e chiudendo la sfida sul 2-2.
La prima grande chance del primo tempo ce l’ha sui piedi Diao, ben servito da Ghislandi. Lo spagnolo calcia di potenza sul primo palo, ma Ombra è attento e respinge. La gara si sblocca al 26’, quando Jiménez trova il suo primo gol con la maglia della Dea tirando fuori dal cilindro una magia su punizione. Secondo gol consecutivo direttamente da calcio piazzato per la Dea dopo quello siglato da Panada contro l’Alessandria. Sul finale del primo tempo c’è spazio per le occasioni di Diao e Capone, ma entrambi non riescono a concretizzarle.
La ripresa ha visto l’U23 mantenere il controllo del gioco fino al 70’. Jiménez ha completato la sua personale doppietta al 52’, capitalizzando nel migliore dei modi uno scarico di Capone, servito a sua volta da uno splendido lancio di Gyabuaa. La Dea va vicina al gol del definitivo 3-0 con Diao, Bernasconi, Bonfanti e Capone, ma nessuno di loro riesce a chiudere il match. Proprio quando la partita sembrava ormai indirizzata, tuttavia, il Renate ha ridotto lo svantaggio al 72’ con Paudice. Le pantere hanno preso fiducia e hanno trovato persino il pareggio grazie al colpo di testa di Sorrentino su calcio d’angolo.
«Le partite sono sempre aperte, soprattutto con squadre che devono fare punti - ha detto Modesto al termine del match -. Alla prima occasione ci hanno fatto gol. Gli errori sotto porta sono stati tanti, dobbiamo essere meno leziosi e più cattivi quando arriviamo lì. Gli altri hanno fatto poco e niente oggi, però hanno pareggiato la gara. Per i ragazzi è importante capire che le partite non finiscono mai, vanno addormentate e bisogna fare male quando ne hai la possibilità. Sul calcio piazzato del 2-2, la posizione di qualcuno non era giusta e su questo ci lavoriamo tanto. Caschiamo sempre nei soliti errori, ma non posso rimproverare i miei ragazzi per la partita di oggi. Siamo arrabbiati, ma dobbiamo pensare che queste partite servono per il futuro. Peccato per l’entusiasmo che ci mettono, provando a giocare anche su terreno di gioco che in determinate situazioni ci penalizza, ma in Serie C la maggior parte dei campi sono così».
A una domanda in merito alla classifica, Modesto ha poi risposto: «Noi non ci dobbiamo accontentare, perché questi ragazzi hanno un enorme potenziale e lavorano duro tutta settimana. C’è chi deve migliorare a livello fisico, come De Nipoti. A me dispiace, perché è un giocatore che ha avuto tanti problemi fisici, ma secondo me è un ragazzo che ha tutto per dimostrare il suo valore. Anche Bernasconi sta migliorando tanto, oggi è entrato molto bene. La crescita dei ragazzi è più importante della classifica».
Il protagonista assoluto del match è stato Jiménez: «È un ragazzo solare, l’ho avuto l’anno scorso a Vicenza, si sposa benissimo con i nostri giocatori. È alla pari degli altri tecnicamente, si trova bene e conosce le mie richieste. Un 2002 che entra in un contesto come l’Atalanta ha tantissima voglia di far bene».
A Caravaggio c’era un ospite d’eccezione in occasione della sfida col Renate... «Il presidente Percassi in tribuna? Ci fa molto piacere, anche se mi dispiace non avergli potuto regalare una vittoria. Questo progetto è super importante per la crescita dei giocatori nel settore giovanile, e la società è molto attenta e segue i giocatori da vicino».