Passata la delusione, ora si torna a vedere la luce: nella corsa Champions guida l'Atalanta
Dopo l'amarezza per la sconfitta del Villarreal e la "distribuzione" delle colpe, si torna a guardare alla Serie A
di Fabio Gennari
Il segreto, nei momenti belli ma soprattutto in quelli più difficili, è dare sempre il giusto peso alle cose. Dopo l'eliminazione dalla Champions League con la sconfitta interna contro il Villarreal, per l'Atalanta di Gasperini è già tempo di rituffarsi nel campionato.
Analizzare gli errori e provare a capire perché le cose non sono andate come si sperava non significa puntare il dito contro uno o l'altro protagonista ma, semplicemente, prenderne atto e su quelli lavorare. Non ha mai fatto crescere nessuno chiudere gli occhi e pensare che ogni cosa va bene.
L'Atalanta è una grande squadra allenata da un mister che in cinque anni ha cambiato la storia del calcio a Bergamo. Gasperini ci ha portato fino a questo livello insieme ai giocatori e a una società di altissimo livello, non è di certo una partita che può cambiare le valutazioni complessive. Né per lui, né per i protagonisti che vanno in campo.
E allora si riparte, dal campo di Verona ma soprattutto con la convinzione che quello contro il Villarreal è stato un incidente di percorso ma che il cammino, classifica alla mano, resta ottimo.
In questo momento i nerazzurri di Gasperini sono quarti in classifica con quattro punti di svantaggio sul Milan capolista e sette di vantaggio su Juventus e Fiorentina, appaiate al quinto posto. Quindi è più vicino il primo posto di quanto non lo sia il rischio di finire fuori dall'Europa. E allora è giusto riprendere subito i contatti con la fiducia, guardare in faccia una realtà costruita da quei giocatori che magari hanno toppato (non tutti) contro il Villarreal ma che tante altre volte sono stati prodigiosi e hanno contribuito acostruire i 34 punti in classifica.
Avete letto bene, 34 punti. Ovvero 5 in più dell'anno passato, poi chiuso con il terzo posto finale. L'Atalanta in campionato vince da cinque gare di fila, non perde da nove (sette successi e due pareggi) e mostra un gran calcio su ogni campo. Domani a Verona non sarà semplice, ma i fatti dicono che lo sarà ancora meno per i padroni di casa. Il risultato si accetta, le difficoltà pure, non resta altro da fare che spingere tutti insieme per superarle. A Verona ci saranno anche 1.400 tifosi atalantini, il settore ospiti è tutto esaurito e la voglia di tornare a correre è totale.