Verso Atalanta-Valencia

Aerei, influenza e negozi chiusi: storie di passione atalantina tra i 44mila di San Siro

Aerei, influenza e negozi chiusi: storie di passione atalantina tra i 44mila di San Siro
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di Fabio Gennari

Dietro alla grandezza dei numeri (44mila spettatori, per la Dea, sono un record pazzesco), ci sono tante piccole storie che meritano quantomeno di essere citate. Perché la maggior parte dei sostenitori orobici che stasera raggiungerà Milano per la super sfida al Valencia abita nella nostra terra, ma ci sono anche amici che in queste ore hanno preso treni e aerei per essere a San Siro. Helsinki, Berlino, Atene e tante altre città europee ospitano appassionati nerazzurri che raggiungeranno il luogo dei desideri, il centro del mondo atalantino.

Oltre agli "stranieri", meritano di essere raccontate anche le storie di chi rischia di non esserci ma farà di tutto per non mancare. L'influenza in questo periodo sta picchiando duro, nausee e febbre alta sono sempre in agguato e allora chi sorride davvero sono i farmacisti che si trovano a battere scontrini da decine di euro per pillole e sciroppi anti-tutto. Esserci, in ogni caso. Chi lavora ha chiesto le ferie, chi ha un negozio ha previsto la chiusura anticipata, come quella gastronomia della Val Seriana che ha esposto un cartello chiaro: «Ore 14.30, si chiude per Champions League». Anche questo è amore vero. Per la Dea, ovvio.

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