Il personaggio

Perché De Ketelaere ha steccato? Un conto è giocare con Scamacca, un altro da "falso 9"

Brutta partita del numero 17 belga, per il quale ha pesato l'assenza del centravanti: giocare con l'ex West Ham non è come sostituirlo

Perché De Ketelaere ha steccato? Un conto è giocare con Scamacca, un altro da "falso 9"
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di Fabio Gennari

Charles De Ketelaere, nel giro di tre giorni, è passato da una prestazione clamorosa e scintillante contro la Roma a una impalpabile contro la Juventus. per di più sostituito già all'intervallo.

Detto che, se anche Gasperini aveva intenzione di giocare senza centravanti, avrebbe potuto togliere Pasalic per inserire Touré, provando comunque a sfruttare le fiammate del belga e sgravandolo magari di compiti più "difensivi", la spiegazione del perché l'ex Bruges abbia fornito due prestazioni così diverse è molto probabilmente da collegare alla presenza o meno di Scamacca.

In certe partite, con difensori così rocciosi e di grande mestiere come quelli della Juve, serve come l'aria la fisicità dell'ex West Ham. Scamacca, benché il mister lo voglia molto presente in area di rigore, quando viene incontro e smista i palloni per i compagni è determinante. Queste giocate permettono alla squadra di giocare in velocità e sfruttare bene l'ampiezza e a De Ketelaere di puntare sempre la porta. Senza doversi girare, magari con il diretto avversario appiccicato.

Anche se fisicamente il ragazzo è ben strutturato, non ha le caratteristiche del compagno di reparto. Nessun dramma comunque, sono cose che succedono e che gli stessi giocatori conoscono perfettamente: a volte non è semplice dare il meglio e le prestazioni dei singoli possono anche essere condizionate dai compagni con cui giocano, esattamente come accaduto all'Olimpico di Roma.

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