Possesso palla e tiri totali, la sfida contro l'Empoli ha segnato due record stagionali per la Dea
La sfida con i toscani ormai è passata, ma ci sono dati che, guardando al futuro, sono molto interessanti per immaginare quel che sarà

di Fabio Gennari
Ogni volta che l'Atalanta scende in campo ci sono diversi parametri che aiutano a raccontare la sfida e che vanno molto più in profondità del semplice, ma fondamentale, calcolo di gol fatti e subiti.
In questo modo, analizzando un po' tutto, si scopre ad esempio che Atalanta-Empoli è stata da record per tiri verso la porta (27) e possesso palla (settanta per cento) rispetto a tutte le prime 27 gare ufficiali del campionato 2022/23. Mai l'Atalanta aveva calciato così tanto in direzione della porta avversaria, mentre il controllo del pallone era stato di questo livello solo contro il Lecce.
I più attenti sottolineeranno, a ragione, che conta essere precisi più che fare volume alla voce "conclusioni verso il portiere avversario". Tutto vero, ma bisogna anche cercare di guardare con positività a quanto viene proposto, soprattutto perché la vittoria precedente contro la Lazio (ben 34 giorni prima) aveva visto gli orobici arrivare al tiro ben 23 volte. Cambia il livello dell'avversario, le difficoltà erano maggiori, ma il momento dei ragazzi di Gasperini alla vigilia dell'Empoli era decisamente complicato. Quindi benissimo così.
Anche il possesso palla, dato che spesso può essere fuorviante se si ragiona sulla velocità d'azione e sulla pericolosità offensiva, quindi sulla tendenza della squadra ad andare in profondità, va ben ponderato. L'Atalanta vista con l'Empoli è stata propositiva, ha attaccato con continuità e cercato spesso la via del gol al termine di azioni insistite e condotte con la partecipazione di tanti elementi. Insomma, vincere questo tipo di gare è ancora più significativo se lo fai con un approccio tanto positivo come quello visto venerdì 17 marzo al Gewiss Stadium.