Il legamento crociato del ginocchio sinistro è saltato il 13 aprile scorso nel match interno contro il Bologna. I sei mesi dall’intervento sono appena passati (è stato operato il 15 aprile a Roma) e da settimane Kolasinac si divide tra lavoro sul campo con la prima squadra e allenamenti in gruppo prima con la Primavera di Bosi, ora con la Under 23 di Bocchetti. Un percorso studiato verso la normalità e il ritorno in campo che ormai sembra davvero vicino.
Alla prossima occasione utile sarà importante capire da Juric quando prevede di ributtare il 32enne bosniaco nella mischia tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, ma è molto significativo rilevare come la progressione del lavoro vada nella direzione da tutti auspicata, con carichi e contesto in cui misurarsi di livello sempre più alto.
C’è poi un altro elemento: per i giovani che in queste settimane hanno lavorato e stanno lavorando con lui, l’esperienza di uno come Kolasinac non può che essere uno stimolo prezioso per continuare a crescere.
Nelle ultime settimane, Kolasinac si è visto anche allo stadio al fianco dei compagni. In particolare dopo la gara vinta in rimonta contro il Club Brugge, il bosniaco ha parlato a lungo, durante il giro di campo finale, con Ahanor e Bernasconi. Un altro segnale importante di come un giocatore esperto come lui possa davvero fare la differenza anche nelle piccole cose di tutti i giorni, piuttosto che nei momenti in cui un risultato, una serata magica e piena di emozioni richiedano quei consigli che ti porti poi dentro per tutta la carriera.