Punti, gol, bilanci e solidità societaria: Agnelli ha cambiato idea su Atalanta e Roma?
Il presidente juventino affermò che, pur rispettando il cammino dei nerazzurri, trovava folle che in Europa fossero favoriti sui giallorossi. Di fronte ai risultati del campo e ai fatti, il numero uno bianconero dovrebbe essersi ricreduto
di Fabio Gennari
«Ho grande rispetto per quello che sta facendo l’Atalanta, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla massima competizione europea per club. È giusto o no?». Il Fatto Quotidiano, lo scorso 5 marzo, riassunse così un pensiero espresso dal numero 1 della Juventus, Andrea Agnelli, in occasione del FT Business of Football Summit a Londra. Un ragionamento che dimentica totalmente l'etica sportiva e che, anche numeri alla mano, risulta sballato perfino sotto il profilo finanziario.
In attesa di valutare il ranking su almeno dieci anni di partecipazione alle Coppe, resta il campo a decidere chi ha diritto o meno di rappresentare un Paese in Europa. L'Atalanta, dopo 34 partite, ha 13 punti in più della Roma, ben 31 gol fatti in più e un bilancio da quattro anni in positivo con una differenza di 172 milioni di euro . Le due società non sono nemmeno paragonabili sul piano della solidità e della lungimiranza economico-finanziaria. E allora la domanda la rifacciamo noi al presidente Agnelli: si è convinto che l'Atalanta merita ampiamente di misurarsi con le big d'Europa oppure no?