Quanto pesa la nuova Curva! (Già dieci gol in due partite)

Quanto pesa la nuova Curva! (Già dieci gol in due partite)
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«Rispetto? Rispetto?».

Il Bepo arriva al bar semplicemente imbufalito. Uno pensa che dopo il 7-1 si possa parlare di sogni e di gloria e invece il buon tifoso nerazzurro autoctono è nero.

«Bepo, con chi ce l’hai?».

«Con chi parla senza sapere. Giudica senza conoscere. Ho sentito dire che l’Atalanta avrebbe dovuto fermarsi sul 5-1 per una questione di rispetto. Ma stiamo scherzando?».

«Sono d’accordo con te. I parla tat de (parlano tanto di) “modello inglese” e dopo ignorano le regole basilari dello sport: si gioca sempre al massimo fino alla fine. Si onora l’impegno, si lascia tutto quello che si può in campo. Questo è il rispetto».

«I ma ruinàt la giornada (mi hanno rovinato la giornata). Eppure ero estasiato da una dimostrazione di forza semplicemente paurosa di una squadra che è riduttivo definire meravigliosa. An fa pura Fabio, an fa pura (facciamo paura, Fabio, facciamo paura)».

«Anche per lo Scudetto?».

«Pota per forsa. An se forc: chi può batterci oggi se stiamo sempre dentro la partita con questo piglio e con questa velocità?».

«Ho detto e scritto che siamo come un fiume che rompe gli argini: nel momento in cui succede iniziamo a devastare tutto quello che troviamo. Dimostrazione di forza impressionante quella di domenica».

«E non dimenticare la Nuova Pisani...».

«Pesa Bepo, pesa un sacco!!».

«Si sente l’aria che vibra, ci sono i giocatori che sono colpiti e non è un caso se in due partite contro Lecce e Udinese abbiamo fatto dieci gol in casa. An fa pura! (facciamo paura!)».

«Negli anni passati, contro formazioni che a Bergamo normalmente fanno più catenaccio che altro, abbiamo sempre faticato un sacco. Ora no, sarà ovviamente anche per il gioco espresso e per la condizione fisica che mettiamo in mostra, ma una piccola parte di merito non possiamo non darla alla Curva Pisani!».

 

 

«Comunque Fabio, ghe prope cambiat ol mond... (è proprio cambiato il mondo)».

«La crescita del mondo Atalanta è costante e trasversale, chi si limita a parlare di miracolo sportivo è il classico miope che guarda il dettaglio senza rendersi conto di tutto il contesto...».

«Ecco, giornalista, il dettaglio. Pusibel che noter an parte sempre 1-0 per i oter? (possibile che partiamo sempre dall'1-0 per gli avversari?)».

«Bepo, da uno come te una domanda del genere non me l’aspettavo. Rispondo con una provocazione: mei tira per 1-0 fina a la fì o et ona partida che la pol finì 4-1 o 6-3? (meglio giocare per l'1-0 fino alla fine o vedere una partita che può finire 4-1 o 6-3?)».

«Questo è vero, però i campionati li vince chi ha la difesa forte...».

«Oppure serve che accada qualcosa di unico. Te la butto lì: e se a vincere il campionato fosse una squadra che invece di prenderne solo trenta come la Juve l’anno scorso ne segnasse cento?».

«Pota 100...Fabio, slarghes mia... (non allargarti)».

«Bepo, 28 gol in 9 partite fanno 118 a fine campionato. Metti che caliamo un po’ la media... non è che siamo poi tanto lontani. L’anno scorso ci siamo fermati a 77 con 6-7 partite dopo Copenaghen dove ci siamo praticamente fermati. Adesso siamo nettamente migliori. Io dico che non è follia».

«No Fabio, l’è mia follia ma l’è prope che ta set mat. Però siccome a Berghem an se tocc fo de co, me dise che ta crede. E an ga de proaga! (non è una follia ma dico che sei matto. Però, visto che a Bergamo siamo tutti fuori di testa, ti credo e dobbiamo provarci).

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