Quella di Bruges è una partita speciale per De Ketelaere, che lì è nato e cresciuto
In Champions non è semplice incrociare ex nerazzurri, ma questa volta, per il talento belga, la gara sarà molto speciale

di Fabio Gennari
Quel colpo subito al polpaccio nel finale di primo tempo a Verona deve averlo parecchio preoccupato. Dopo un giorno di riposo, tuttavia, Charles De Ketelaere è pronto per sfidare il suo passato e non sarà di certo una partita come le altre quella in programma domani (12 febbraio) allo stadio Jan Breydel di Bruges.
Lui nelle Fiandre ci è nato, anagraficamente e calcisticamente parlando, e non potrà passare indenne dalle tante emozioni che lo assaliranno prima della gara: quei gradoni, quel campo, quell'ambiente li ha vissuti per tanto tempo.
Con la maglia del Club Brugge il numero 17 della Dea ha giocato 120 partite, segnando 25 gol e servendo 20 assist. L'esordio è arrivato a soli 18 anni e per diverse stagioni, con i nerazzurri del Nord Europa impegnati anche nelle coppe europee, del classe 2001 talentuoso che giocava in Belgio e per il Belgio se n'è parlato davvero parecchio. La parentesi al Milan è stata pesante anche per uno come CDK, che a scuola ha pure studiato Giurisprudenza: gli esami sono stati tosti, quello di San Siro non lo ha superato ma a Bergamo si è rifatto con gli interessi.
Questa sera (10 febbraio), alle 18, l'attaccante della Dea parlerà al fianco di Gasperini in conferenza stampa. I media locali proveranno a far leva sull'amarcord, ma a Bergamo interessa solo una cosa, ovvero che il giovane con la faccia da ragazzino continui a dipingere calcio come tante volte ha fatto vedere. Deve ancora crescere, ma i tratti del campione ci sono tutti e un gol a Bruges sarebbe il modo migliore per metterli, ancora una volta, in mostra.