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Quell'asticella che sale un passo alla volta è garanzia per il presente e il futuro della Dea

Il modello ormai è rodato, nelle ultime tre stagioni la crescita è stata costante ed evidente: non è chiaro perché ora dovrebbe finire tutto

Quell'asticella che sale un passo alla volta è garanzia per il presente e il futuro della Dea
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di Fabio Gennari

Tre anni sono un periodo abbastanza lungo per fare valutazioni. Abbracciano tre stagioni, soprattutto se partono da un anno di purgatorio come quello legato alla stagione 2022/23 che ha visto la Dea giocare solo per il campionato, dato che l'anno prima era arrivata ottava restando fuori dalle competizioni europee e in Coppa Italia la corsa si era fermata quasi subito contro l'Inter. Nelle annate 2022/23, 2023/24 e 2024/25, l'Atalanta ha fatto prima un quinto posto, poi un quarto posto e ora un terzo posto.

Questi piazzamenti in campionato hanno permesso di tornare in Europa League, poi in Champions League vincendo l'Europa League e perdendo una finale di Coppa Italia e, ancora, qualificarsi di nuovo alla Champions. Con squadre diverse, con caratteristiche diverse e con protagonisti diversi. Il filo conduttore? Mister Gasperini in panchina e una rosa che è stata rimpolpata di anno in anno con elementi che cercavano riscatto e rilancio.

È chiaro che nessuno può garantire che si arrivi sempre a certi traguardi, dalle parti di Zingonia gli obiettivi non si sbandierano a inizio stagione ma si raggiungono con il lavoro quotidiano. Quest'anno la quota scudetto era bassa? Verissimo e battendo il Parma si sarebbe arrivati a -5 dal Napoli. Che ha chiuso a +1 sull'Inter. Stessi numeri della stagione 2019/20, quando la Dea, con 78 punti, è arrivata a -5 dalla Juventus (83 punti) che ha chiuso a +1 sull'Inter (82). Lo sviluppo quella volta era stato diverso, ma alla fine contano i numeri.

L'Atalanta 2022/23 ha risolto il contratto con Ilicic e ceduto Freuler, ingaggiando Ederson, Lookman e Hojlund. La Dea 2023/24 ha ceduto Hojlund, Zapata, Demiral e Muriel e ha preso De Ketelaere, Scamacca, Kolasinac e Hien. I nerazzurri per la stagione 2024/25 hanno ceduto Koopmeiners e perso per infortunio Scamacca e Scalvini, ingaggiando però Retegui, Bellanova e Kossounou. Non sono state le uniche operazioni, certo, ma sono quelle che hanno riguardato i giocatori più in vista. Risultato? L'Atalanta ha sempre scalato un gradino e vinto un'Europa League. Con la stessa strategia, perché non pensare che ci si possa riprovarci?

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