Quelle due ore e mezza in cui si è deciso il rinvio di Atalanta-Villarreal (sull'orario ha vinto la Dea)
Le modalità con cui si è arrivati alla decisione sono state tutte giuste. Il club nerazzurro, poi, ha tratto a oltranza con la Uefa sull'ora del recupero
di Fabio Gennari
Dal punto di vista regolamentare, i tempi e i modi del rinvio di Atalanta-Villarreal sono stati tutti corretti. I teloni che coprivano il campo dovevano essere tolti esattamente quando è stato fatto (regola Uefa), il direttore di gara ha fatto il possibile per giocare con almeno tre sopralluoghi in tre momenti diversi e in massima condivisione con le squadre (anche questa è un'indicazione della Uefa) e infine si è deciso di non rischiare nulla pensando alle gambe dei calciatori, facendo saggiamente prevalere la linea della sicurezza per chi scende in campo.
Pensando ai contenuti calcistici che la partita poteva mettere in mostra e al tipo di gara che serviva all'Atalanta, non c'è dubbio che sia stato meglio così. Sui campi pesanti e in condizioni difficili, chi deve fare risultato e cercare la vittoria è sempre svantaggiato rispetto a chi pensa solo a difendersi. Costruire è sempre più complicato che distruggere, soprattutto se il contesto di gioco e il pallone vengono pesantemente condizionati dalla neve e da un campo che non era assolutamente adeguato per decidere una partecipazione all'ottavo di finale di Champions League.
Il rinvio, comunicato in quel modo, ha fatto storcere il naso a diversi tifosi, ma dopo ore di colloqui (almeno 2 e mezza) si è arrivati a una decisione fortemente voluta dalla società nerazzurra che, con l'ok del Villarreal, ha spinto parecchio per avere il fischio d'inizio almeno alle 19. La Uefa inizialmente avrebbe recuperato alle 15, poi alle 16.30 (e lo ha pure comunicato a diversi media di primissimo livello, oltre che sul proprio sito), dimostrando una miopia verso quei tifosi che tanto vengono citati nei discorsi istituzionali ma che poi troppo spesso vengono dimenticati quando di mezzo ci sono i soldi.
L'Atalanta ha dunque forzato la mano con la Uefa e ha ottenuto di giocare alle 19. Non sono le 21, non tutti potranno esserci, ma si tratta di una soluzione ottima viste le premesse e tutti quei vincoli del massimo organismo del calcio europeo che voleva evitare sovrapposizioni con il calendario dell'Europa League. Niente da fare, ha vinto l'Atalanta e lo ha fatto per i suoi tifosi.
Dalle indiscrezione che filtrano, i Percassi fin da subito si sono spesi per evitare l'orario pomeridiano. Questa sera ci sarà un bel colpo d'occhio, a differenza di ieri siamo già sicuri di restare in Europa (grazie al pareggio tra Young Boys e Manchester) ma ora si gioca per vincere ed entrare nelle sedici migliori del Continente. Giocando a pallone, su un campo regolare e senza la neve di mezzo.