Il punto della situazione

Retegui-Lookman, giorni caldi: le richieste ci sono, ma l'Atalanta non vuole indebolirsi

La società nerazzurra si trova ad affrontare situazioni di mercato complicate che riguardano i due giocatori capaci di segnare 40 gol in A

Retegui-Lookman, giorni caldi: le richieste ci sono, ma l'Atalanta non vuole indebolirsi
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di Fabio Gennari

Nessuno dei due, in questo momento, è a Bergamo. Mentre finiscono le rispettive vacanze, Mateo Retegui e Ademola Lookman sono al centro di tantissime voci di mercato.

La miglior coppia gol dello scorso campionato di Serie A, 40 gol segnati con l'argentino autore di 25 reti e il nigeriano arrivato a quota 15, rappresenta una risorsa per mister Juric, ma in questo momento si mescolano opportunità di mercato, volontà dei giocatori e capacità (possibilità?) della società di resistere.

Retegui è oggetto del desiderio da parte della formazione araba dell'Al-Qadsiah, sul tavolo ci sono 45 milioni per la Dea e 15 milioni a stagione (qualcuno dice addirittura, con i bonus, tra i 18 e i 20 milioni) per il ragazzo. Non ci sono conferme che l'argentino abbia già accettato, le voci sono contrastanti, ma tra qualche giorno tutto sarà più chiaro: se Retegui aprisse alla pista araba, l'Atalanta (che non aveva e non ha in programma la sua cessione) non potrebbe che puntare a ottenere il massimo (dai 60 milioni in su?) e gettarsi su un nuovo centravanti.

La questione Lookman è ancora più chiara. Già la scorsa estate il nigeriano spingeva per andare via, con il Lecce chiese addirittura di non giocare perché distratto dal mercato. La questione poi è rientrata, ma ora rischia di riproporsi. Ci sono voci sulle inglesi, un'altra molto forte sull'interesse dell'Atletico Madrid. Sebbene non siano ancora stati fatti passi ufficiali (leggasi offerte), è doveroso mettere in conto che anche per Lookman bisogna prepararsi a battere piste alternative.

In queste situazioni, visto il valore dei calciatori di cui si parla, nel calderone bisogna mettere rischi e opportunità. Con 110-120 milioni di euro in mano, la possibilità di giocare in Champions e un nuovo ciclo che cerca protagonisti in un ambiente sano e con grandi valori, trovare alternative sul mercato non dovrebbe rappresentare un problema: bisogna fidarsi di chi l'anno scorso, in 72 ore, ha sostituito l'infortunato Scamacca con Retegui.

Vero, ci sono le incognite del nuovo corso tecnico, ma anche in questo caso bisogna guardare avanti e ricordare le volontà espresse il giorno della presentazione di Juric: l'asticella si vuole mantenere altissima, costruendo una Dea più forte.