Scelte e cambi non hanno aiutato, ma la domanda è: come mai questo blackout?
Non è stata una sconfitta solo tecnica, ma anche e soprattutto agonistica: se l'avversario fa così tanto più di te, è giusto chiedersi come mai accada
di Fabio Gennari
Premessa: col senno di "poi", è tutto più semplice. Le scelte vengono fatte sempre pensando a come vincere la partita e succede di sbagliare. Non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima. Gasperini è un allenatore fantastico, ha certamente motivazioni validissime per aver schierato Kossounou da centrale e non da braccetto, Pasalic da trequartista dopo diverse gare in cui lo ha messo centrale e per aver tolto Retegui sotto di un gol, De Ketelaere quando c'era da recuperare e aver preferito Vlahovic (2004) a Zaniolo.
Sono scelte tecniche. Giusto porsi delle domande, ma alla fine è il tecnico che vede i giocatori ogni giorno e c'è poco da poter obiettare: nel bene e nel male, il mister è lui e ha ampiamente dimostrato il suo valore. Rimedierà anche questa volta, ne siamo certissimi.
Quello che piuttosto preoccupa è la risposta (che non abbiamo) alla domanda più facile di tutte: come mai l'Atalanta è stata tanto inferiore al Como sul piano del ritmo, dell'aggressività, della cattiveria sportiva? Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi: se non pareggi approccio e atteggiamento, certe cadute sono davvero fragorose.
Cinque giorni dopo la super prestazione offerta contro l'Arsenal, non può cambiare tutto così. Fabregas è bravo, ha idee di calcio molto interessanti e ha fatto 5 punti in cinque partite: perfetta media salvezza. Però se il Como viene a Bergamo e rischia di fare sei gol all'Atalanta (quelli segnati più altre tre paratissime di Carnesecchi) significa che l'Atalanta non ha fatto l'Atalanta.
Perché? Giocare la Champions piace a tutti, ma ci arrivi dal campionato, non in altro modo. L'anno scorso è stata la classica eccezione che conferma la regola. Quindi con il Como devi vincere e andare a 9 punti. Invece perdi male e resti in mezzo al guado. Con la stessa domanda che rimbomba nella testa: perché?
Tutto già visto, classica partita che esce quando il mister è nervoso. E non mi stupirei se li avesse torchiati per bene il mattino della gara. Ederson letteralmente non si reggeva in piedi.
Assetto di squadra in alto mare, posizioni nuovi arrivi, a parte Retegui, da capire e definire. Situazione pericolosa
Storicamente l'Atalanta quando doveva fare il salto di qualità in campionato ha sempre fallito.
Il primo obiettivo dell'Atalanta e' quello di salvarsi....
Perché sei non hai la testa giusta e (magari inconsciamente ) prendi sotto gamba l'avversario in serie A le prendi da chiunque!