L'editoriale di Xavier Jacobelli

Senza 7 titolari la Dea ha un punto in più di un anno fa. Altro che rosa corta

Senza 7 titolari la Dea ha un punto in più di un anno fa. Altro che rosa corta
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di Xavier Jacobelli

In ordine cronologico di indisponibilità: Hateboer, Gosens, Pessina, Djimsiti, Toloi, Demiral, Maehle. Sette titolari indisponibilii, stavolta tutti insieme. Provate voi a togliere sette titolari, simultaneamente a Napoli, Milan, Inter, Juve, Roma, Lazio e poi dite se, a gioco lungo, non potrà rivelarsi utile il punto con l’Udinese anche se i punti sarebbero potuti essere tre, ma bisogna accettare sempre il verdetto del campo. I friulani hanno meritato il risultato positivo per il modo in cui hanno giocato e per averci creduto sino alla fine.

Ricorrendo a una metafora ippica, si ribadisce il principio: i cavalli si giudicano soltanto al traguardo: è lì, soltanto lì che si valuteranno, non prima. Non dopo nove giornate di gara. A proposito: un anno fa, disputato il nono turno, l’Atalanta aveva 14 punti ed era ottava con differenza reti +2; oggi di punti ne ha 15, è a ridosso della zona Champions League, con differenza reti +4. E quindi? E quindi, dato all’Udinese ciò che è dell’Udinese, diamo alla Dea ciò che è della Dea, fermo restando il rammarico per una vittoria mutata in pareggio, all’ultimo respiro.

Vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno? Vogliamo parlare del debutto in Serie A dell’ultimo gioiello dell’Accademia Favini di Zingonia, alias Giorgio Scalvini, classe 2003 (compirà 18 anni l’11 dicembre). Secondo Gasp, egli può diventare un altro Bastoni e sarebbe un bel diventare? Vogliamo elogiare De Roon, splendido trasformista capace di fare bene anche il terzino? Vogliamo elogiare Lovato e Pezzella titolari senza timori? E, last but not least, è il caso di dirlo in inglese, vogliamo parlare del 5-0 del Liverpool al Manchester United, avversario a Bergamo il 2 novembre?

Altro che concionare sulla rosa corta della squadra: al contrario, proprio in piena emergenza l’Atalanta sta dimostrando di reggere l'urto del duplice impegno campionato-Champions League. Con una punta di corroborante italianizzazione (alla fine, in campo c’erano Lovato, Pezzella, Zappacosta, Scalvini; in panchina Sportiello, Rossi e gli altri due ragazzi dell’Accademia Favini: Olivieri, classe 2003 e Piccoli classe 2001, in lizza con Daniel Maldini per il Golden Boy italiano 2021 di Tuttosport).

L’autunno atalantino è tutto da vivere.

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