Siamo tutti Lookman: quel rigore, in quel momento, chiunque avrebbe voluto calciarlo

di Fabio Gennari

Le liste si preparano prima, è vero ed è giusto così. In quei frangenti bisogna essere lucidi e se ci sono delle gerarchie decise in allenamento è giusto rispettarle. Sotto l'aspetto puramente teorico, Gasperini ha ragione: se i designati a tirare dagli undici metri erano De Ketelaere e Retegui, giusto che sul dischetto si presentasse uno dei due.

Poi però ci sono le partite. I momenti delle partite. L'adrenalina delle partite. E quel calcio di rigore al 60' circa contro il Club Brugge poteva raccontare un'ultima mezz'ora incredibile se fosse stato realizzato. Invece Lookman ha sbagliato. Eppure diciamo con forza: viva Lookman!

Il nigeriano è entrato sullo 0-3, con solo due allenamenti veri nelle gambe e dopo un problema al ginocchio che per una ventina di giorni lo ha tenuto ai box. Ha segnato subito, tornando a centrocampo ha dato la scossa ai compagni e al quarto d'ora ha preso il pallone sotto braccio ancora prima delle review al Var di Zwayer. Come fai, in quel momento, a pensare alla lista? Come fanno a levarti quel pallone? I calciatori sono uomini, mica robot. E poi Retegui come avrebbe calciato di nuovo sotto la Pisani dopo gli errori con Arsenal e Torino?

Nel post partita, Gasperini ha dichiarato: «Lookman è il peggiore rigorista che io abbia mai visto, li calcia veramente male». Probabilmente è vero, ma con l'Atalanta il nigeriano qualche tiro dagli undici metri lo ha già segnato. E poi non è che la squadra brilli per infallibilità nel fondamentale: quello contro il Bruges è il quarto rigore stagionale che viene fallito su otto dopo Pasalic a Torino e i due di Retegui contro Arsenal e ancora Torino nel ritorno. I rigori si segnano e si sbagliano, è capitato a tutti.

Di certo Lookman, per quanto sarà importante da qui alla fine della stagione, ha solo bisogno di sostegno e di non subire alcun contraccolpo: i suoi gol saranno fondamentali per restare in alto in classifica.