Sorteggio Champions: i tifosi sognano in grande, ma che tristezza le porte chiuse...
Senza pubblico sugli spalti, la fase finale di Lisbona perde tanto del suo fascino
di Fabio Gennari
Le reazioni dei tifosi atalantini al sorteggio di Champions League sono contrastanti. Da un lato c'è grande fiducia per il confronto con il Paris Saint-Germain, squadra di assoluto livello con dentro campioni come Neymar e Mbappè che però non gioca gare ufficiali da oltre quattro mesi e che prima della sfida all'Atalanta avrà "solo" due partite di altrettante finali nazionali per prepararsi. Di contro, vivere una fase finale di Champions League alla televisione non è la stessa cosa che farlo allo stadio e questo dispiacere smorza un po' l'entusiasmo per il livello raggiunto dalla Dea.
Qualcuno fantasticava sui tifosi in corteo sugli Champs Elyseé, altri sognavano la trasferta in aereo con il solito gruppo di amici e qualcuno spera ancora in una riapertura della Uefa, magari per la finalissima. Tutto assolutamente comprensibile, vedere l'Atalanta così in alto e non poterla "vivere" sugli spalti è un torto clamoroso di un virus che anche in questo ci ha fatto del male. E con l'emozione che la Dea ha risvegliato in tutti noi, è normale dispiacersi per uno spettacolo senza la sua anima: il pubblico sugli spalti.