«Chi sta tornando in campo?» Josip Ilicic riaccende la luce

«Chi sta tornando in campo?» Josip Ilicic riaccende la luce
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«Chi sta tornando?» è la domanda migliore che l’Atalanta poteva fare ai suoi tifosi. Sono le 7 della sera di un tranquillo giovedì settembrino, dal quartier generale della Dea poco prima era arrivato il solito notiziario sulla ripresa degli allenamenti, ma non c’era nulla di particolare da segnalare. Quella foto su Instagram, però, con tanto di didascalia modello quiz, accende i tifosi che sui social iniziano subito a commentare festanti: Josip Ilicic vede la luce in fondo al tunnel e presto sarà a disposizione.

 

 

L’incredibile calvario dello sloveno. Il numero 72 atalantino è ai box dallo scorso 24 luglio. Ben 45 giorni di buio per colpa di un intervento ai denti che sembrava banale e invece ha fatto un mezzo casino. Prima la febbre e la convinzione che fosse qualcosa di poco conto, poi un bozzo sul collo e la sensazione che qualcosa di più grave fosse in corso: linfonodo infiammato, globuli bianchi alle stelle e via a una serie di esami con la preoccupazione che ci fosse qualcosa di grave all’orizzonte. Fortunatamente, nulla di particolare è emerso e quindi via con la guerra all’infezione di un giocatore che fino a poco prima era in campo a sudare con i compagni.

Ilicic ha svolto tutta la preparazione senza intoppi, per venti giorni si è allenato con il gruppo anche se l’infezione era probabilmente già in corso e nel Trofeo Bortolotti contro l’Herta di Berlino ha pure fatto gol su calcio di rigore. Ironia della sorte, senza di lui l’Atalanta ha perso l’Europa proprio dal dischetto del rigore contro il Copenaghen. Nelle scorse settimane antibiotici e un ricovero ospedaliero sono stati necessari per risolvere la questione, nonostante qualcuno abbia incredibilmente messo in giro voci false di problemi molto seri. Ilicic invece ha iniziato il suo percorso di recupero e ormai vede la luce.

 

 

Quando può rientrare in campo. In questa fase della stagione è difficile ipotizzare il rientro in campo dello sloveno. Alla partita con la Spal mancano ancora dieci giorni, pensarlo almeno tra i convocati è difficile se non impossibile e allora meglio ragionare sul trittico successivo di gare che metterà l’Atalanta di fronte a Milan (23 settembre), Torino (26 settembre) e Fiorentina (30 settembre). Con 16 giorni che mancano alla sfida di San Siro, la preparazione dello sloveno si può certamente migliorare e anche se non dovesse avere i 90 minuti nelle gambe è fondamentale sapere di averlo almeno in panchina.

In quelle tre partite contro avversari che rappresentano scontri diretti con vista Europa (oggi, considerare il Milan fuori portata sembra decisamente azzardato) bisognerà dare fondo a tutte le energie a disposizione e anche se il reparto avanzato può contare anche su Rigoni e Pasalic, oltre a Gomez, Zapata e Barrow (e c’è pure Tumminello), diventa difficile immaginare che chi ha segnato 15 reti l’anno scorso in partite ufficiali diventi improvvisamente l’ultima scelta.

 

 

Tattica ed equilibri: dove può giocare? L’attacco dei nerazzurri, oltre ad avere tante opzioni, è pure molto cambiato negli interpreti principali. Pensare a Gomez, Ilicic e un centravanti che non sia Petagna, contemporaneamente in campo, è complicato: lo sloveno, anche l’anno scorso, non è mai stato un vero vice Cristante, mentre è capitato di vederlo in campo da centravanti o in un attacco a due con il Papu. Il lavoro di Gasperini, senza dubbio, sarà decisivo in questa fase perché se trova i giusti meccanismi di squadra la Dea diventa una macchina da gol.

I tifosi sognano uno schieramento con Ilicic, Rigoni e Gomez dietro a Zapata, ma è fondamentale frenare subito gli entusiasmi e non mettere pressione al tecnico. L’Atalanta ha una sua identità ben precisa, non bisogna in alcun modo fare confusione e pensare che basta buttarli tutti in campo per fare gol e centrare le vittorie. In Europa, tanto per fare un esempio, Ilicic ha giocato pochissimo nel tridente mentre quasi sempre è sceso in campo Cristante. Sono problemi (interessanti e positivi) del tecnico Gasperini, ma state certi di una cosa: i giocatori bravi con il Gasptrovano sempre spazio. Forza Josip, ti aspettiamo in campo.

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