Stretta finale per l'allenatore. Da Zingonia nessuna indiscrezione, la scelta sarà collegiale
Il futuro nerazzurro sarà definito con il contributo di tutti gli uomini di vertice, che stanno ponderando e valutando diversi profili

di Fabio Gennari
In questo momento non ci sono certezze, almeno per tutti coloro che stanno fuori dalle stanze di Zingonia dove si sta decidendo il futuro tecnico dell'Atalanta. In primo luogo, i candidati: Palladino, Motta, Juric e Vieira sono tutti nomi spendibili, con loro la società ha avuto colloqui e tra di loro verrà scelto il nuovo allenatore della Dea.
Per il resto, non filtrano indiscrezioni di alcun tipo sul favorito. Certo parliamo di professionisti diversi tra loro per molti aspetti, ma, allo stesso tempo, con punti di contatto importanti.
L'unica cosa certa è che la scelta sarà collegiale. Non ci sono correnti, non c'è qualcuno che decide in autonomia. L'americano socio di maggioranza Stephen Pagliuca (collegato da Boston), Antonio e Luca Percassi, oltre al direttore sportivo Tony D'Amico: sono loro che sceglieranno il nuovo corso tecnico. Con punti di vista diversi, ovviamente. Ma tutti da tenere in considerazione. Quindi il nome che uscirà dal ballottaggio, sarà condiviso da tutti, scelto da una società che già in passato ha dimostrato, nei fatti, di sapere come si fanno le cose.
Bergamo e i tifosi della Dea sono in trepidante attesa, ma non c'è altro da fare che aspettare gli eventi. L'Atalanta non vuole fare passi indietro e nemmeno sbagliare l'uomo da mettere alla guida di un gruppo che dovrà affrontare grandi impegni, che ha cultura del lavoro, ma che ha anche bisogno di qualche cambiamento. Senza stravolgimenti.
Ci stanno mettendo il tempo che serve perché non è una scelta semplice e ci sono un sacco di cose a cui pesare. La fiducia va riposta, prima di tutto, nel fatto che stanno scegliendo persone che conoscono perfettamente dove è arrivata l'Atalanta e con quali principi. L'idea è andare avanti con loro e con un nuovo condottiero in panchina. Che dovrà lavorare, ma non avrà la bacchetta magica.
No, Juric no. Non ha il tasso tecnico e il profilo umano necessari. Cambiare non solo è necessario ma può anche essere positivo ma se partiamo così...
Juric unico allenatore della storia a subire due esoneri in una stagione, inoltre gran maleducato e pure bipolare. Questa scelta equivale a dire che il sogno è finito. Molto meglio Palladino o Motta,se non altro per lo stile ed educazione, che sono dei valori straimportanti
Anche solo includere Juric in questa rosa è assurdo. Non è affatto clone di Gasperini, solo una pallida imitazione. Serve qualcuno di ambizioso e gli altri di cui si scrive lo sono. Juric non arriverebbe al panettone anche solo per i suoi comportamenti (caso Vagnati). Scegliere questo allenatore vorrebbe dire salto triplo all'indietro. Magari alcuni saranno felici, ma io se devo prendermi un rischio piuttosto lo faccio con qualcuno di giovane ed ambizioso. Il resto sono balle.
a fare il Papa ci hanno messo meno
È meglio Tudor di Thiago Motta o Palladino... ha più esperienza per la Champions, sennò andare dritto su Farioli...!