L'editoriale di Jacobelli

Sulemana è un predestinato atalantino. E maggio è indubbiamente il mese di Lookman

Il nazionale ghanese compirà 22 anni proprio il 22 maggio, il giorno del trionfo nerazzurro a Dublino nel 2024...

Sulemana è un predestinato atalantino. E maggio è indubbiamente il mese di Lookman
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di Xavier Jacobelli

Prima di subentrare a Pasalic al 23' del secondo tempo, Sulemana aveva raggranellato 121 minuti di gioco in campionato e 26 minuti in Coppa Italia. Ma il nazionale ghanese deve essere un predestinato atalantino: Ibrahim compirà 22 anni proprio il 22 maggio, il giorno del trionfo nerazzurro a Dublino nel 2024. Dieci giorni prima ha segnato il gol che vale la quinta qualificazione Dea alla Champions League nelle ultime sette stagioni; il quarto terzo posto nei 9 anni di Gasp e 60 milioni di premi Uefa sicuri per la sola ammissione alla prima fase del massimo torneo continentale.

Invece, la prima sconfitta dopo 19 partite utili consecutive vieta alla Roma il sorpasso di Juve e Lazio. Il rigore su Kone non c'era e il Var ha fatto bene a correggere l'errore di Sozza, tant'è vero che le proteste di Ranieri sono state indirizzate contro il famigerato protocollo, più che mai fonte di una vistosa difformità di giudizio, a proposito di quando e se una decisione del direttore di gara possa o non possa essere corretta.

Tuttavia, a prescindere dalla vexata quaestio, la corsa europea dei giallorossi non è finita a Bergamo. Negli ultimi 180 minuti di bagarre può succedere qualunque cosa, sebbene la Juve sappia che, qualora battesse Udinese e Venezia, staccherebbe l'agognato pass dell'Uefa. E accadrebbe anche nel caso in cui Tudor arrivasse appaiato a Baroni, essendo i bianconeri in vantaggio negli scontri diretti.

La sfida di Bergamo è stata vibrante, combattuta, a tratti spettacolare. L'equilibrio del primo tempo è stato fissato dal ventesimo centro stagionale di Lookman, letteralmente scatenato (e meno male che aveva rischiato di non giocare per via di un tendine infiammato) e dal colpo di testa di Cristante, in applicazione dell'implacabile legge dell'ex. Nella ripresa, gli episodi decisivi sono stati tre: il rigore prima concesso dall'incerto arbitro Sozza e poi revocato dal Var, che ha scatenato l'ira di Ranieri; la mossa vincente di Gasperini che ha inserito Sulemana con Samardzic al posto di Pasalic e De Keletaere; la stoccata di Sulemana che non ha dato scampo a Svilar, nel primo tempo protagonista dell'ennesima paratona, stavolta su De Ketelaere.

Così, sono saliti a 101 i gol stagionali della macchina gol gasperiniana, ancora una volta in tripla cifra. Quanto a impegno e determinazione, nulla può rimproverarsi la Roma, che ha trovato sulla sua strada una Dea formato Champions League con de Roon, Ederson e il già citato Lookman sugli scudi. Già, Lookman. Maggio è il suo mese.

Commenti
Paolo74

Ranieri ha ragione al 100%, non si possono cambiare le regole ad ogni partita ! Avrei voluto vedere cosa avrebbe detto Gasperini a parti invertite....

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