Serata di Champions

Tanta passione, fuochi d'artificio e quei posti vuoti nella Rinascimento che fanno riflettere

Non è andato tutto alla perfezione al Gewiss Stadium, gli spunti di riflessione certamente non mancano. Ma è stato uno spettacolo

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di Fabio Gennari

La prima, storica partita dell'Atalanta in Champions League a Bergamo con il pubblico sugli spalti ha regalato tante emozioni ma anche diversi spunti di riflessione. Due, in particolare, sono quelli che balzano all'occhio con più facilità e sono stati sottolineati sia da chi era allo stadio che da coloro che si sono messi davanti alla televisione per seguire la sfida contro lo Young Boys. La mancanza del tifo costante e incessante durante tutta la partita e i vuoti in Tribuna Rinascimento sono stati solo in parte bilanciati da slanci di sostegno potenti che, soprattutto nella ripresa, hanno dato una grossa mano alla Dea.

Partiamo dai vuoti in tribuna Rinascimento. Nei giorni che hanno preceduto la partita è stato sottolineato da più parti come alcune centinaia di biglietti rimasti invenduti riguardassero proprio l'ex tribuna di viale Giulio Cesare. I vecchi distinti, con i prezzi proposti, sono diventati praticamente inaccessibili per quella fetta di tifosi che negli anni ha sempre scelto di non andare in Curva Pisani o in Curva Morosini, evitando però anche la costosissima Centrale. L'Atalanta ha scelto di valorizzare molto i nuovi seggiolini, ma il risultato è chiaro: in questo modo restano tanti spazi vuoti perché i tifosi non riescono ad acquistare i tagliandi.

Con la capienza che salirà al 75% (sempre che il Governo si decida ad accogliere il suggerimento del Cts) e il risultato di queste prime partite in termini di biglietti venduti, qualche ragionamento sarà senza dubbio fatto. In Champions League (così come sarà con il Milan in campionato) tutto è molto più evidente perché le curve si sono invece riempite completamente. Lo stadio finito avrà 18mila posti su 24mila nelle due zone più "popolari", ma oggi che non c'è spazio per tutti nei settori meno costosi serve qualche correttivo se si vuole avere lo stadio molto più pieno, sia in campionato che in Champions.

Dal punto di vista canoro, il sostegno del Gewiss Stadium è stato all'altezza della situazione solo a sprazzi. Purtroppo la mancanza di coordinamento dei cori ha fatto sì che ci fossero momenti di grande spinta alternati ad altri con silenzi che venivano puntualmente superati dagli 800 svizzeri presenti nel settore ospiti. Nessuno ha la bacchetta magica e servirà tempo perché una nuova organizzazione del tifo possa davvero incidere sulla partita: speriamo facciano in fretta, l'Atalanta ha davvero tanto bisogno della spinta del suo stadio. Intanto, però, ci siamo goduti i fuochi d'artificio a fine partita. Sul campo e fuori, l'Atalanta è comunque sempre uno spettacolo.

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