Toloi e un avvio di stagione da applausi: il capitano della Dea è un leader silenzioso
Sempre presente, il difensore nerazzurro è un punto di riferimento per tutti, a Zingonia e nell'immaginario dei tifosi
di Fabio Gennari
Con il gol segnato sabato sera a San Siro per il momentaneo 2-1, Toloi ha rotto il ghiaccio in stagione, insaccando il pallone da attaccante vero. Eppure di mestiere fa il difensore e solo il lavoro fatto con Gasperini gli ha permesso di raggiungere quella maturità e quella sicurezza che dimostra ogni volta che scende in campo. Campione d'Europa con l'Italia di Mancini, Toloi si sta rendendo protagonista di un ottimo avvio di stagione e questo non si nota solo dalle prestazioni difensive.
Classe 1990, a Bergamo ormai da sei anni e mezzo (è arrivato nell'estate 2015), il numero 2 dell'Atalanta ha fatto almeno un gol ufficiale in tutte e sette le stagioni fin qui disputate con la maglia nerazzurra e il suo rendimento è sempre una certezza. Non a caso, Gasperini lo considera un pilastro della sua difesa anche in considerazione del fatto che è bravo nel supporto dell'azione offensiva e allo stesso tempo si fa sempre trovare pronto in copertura.
Come tutti i giocatori, anche Toloi vive momenti in cui la forma e l'attenzione sono magari un po' appannati, ciò che però non manca mai è la volontà di dare una mano alla squadra e da questo punto di vista, per i compagni e i tifosi, l'italo-brasiliano è un punto di riferimento. Al momento del gol di Piccoli a San Siro, mentre tutti correvano ad abbracciare il 2001 di Sorisole, lui ha pensato prima a esultare per i tifosi e poi è corso nel gruppone. La rete è stata annullata e lui era imbufalito, anche questi sono dettagli importanti.