Toloi migliore in campo Petagna non brilla ancora

Toloi migliore in campo Petagna non brilla ancora
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Prestazione importante dell’Atalanta al San Paolo con Toloi migliore in campo. Nonostante i 3-1 sono parecchie le note positive, solo Petagna si merita l’insufficienza piena, mente Kurtic e de Roon potevano fare un po’ di più. Applausi anche per gli esterni Gosens e Hateboer che hanno tenuto benissimo il campo sbagliando pochissimo contro due pezzi da novanta come Insigne e Mertens.

Berisha 6: primo squillo di Mertens all’11’ bloccato a terra senza problemi, bravo a uscire su Mertens al 41’ ma incolpevole sul pareggio di Zielinski che si inventa una giocata pazzesca. Mertens lo infila da due passi e anche qui non ha nessuna colpa. Gara stranissima, anche sul 3-1 di Rog non può nulla e complessivamente chiude senza parate.

Toloi 7,5: il migliore in campo. Il suo primo tempo è semplicemente mostruoso, al 40’ sfiora il 2-0 (miracolo di Maggio in chiusura) e anche nella ripresa è tra i più forti e precisi. Nessun appunto da fare, sempre attivo e bravo a spingere per sostenere la squadra in fase di attacco.

Palomino 6: cerca spesso la giocata ma sbaglia un paio di palloni da brividi in uscita, complessivamente è meno preciso di altre volte e dei tre difensori è l’unico a non meritare la sufficienza piena.

Masiello 7: anche lui come Toloi è perfetto per tutto il primo tempo, sfiora il 2-0 e chiude su Callejon in un paio di occasioni. La prima sbavatura arriva al 60’ e quel mezzo metro di ritardo sulla risalita costa il gol del 2-0: unico difetto di una partita da applausi.

 

 

Hateboer 6,5: super avvio di gara, alla mezz'ora si produce in un grandissimo scatto ma l’assist al centro viene sporcato dalla difesa del Napoli sul più bello. In fase di ripiegamento, contro un certo Insigne, è quasi costantemente vincitore nei duelli. (80’ Cornelius sv).

Cristante 7: dopo un quarto d’ora spacca la partita con un bel colpo di testa su angolo di Gomez, va ancora vicino al gol in apertura di ripresa e ciò che piace più di ogni altra cosa è a sua capacità di andare in pressing contro ogni avversario senza mai perdere la bussola. (63’ Kurtic 5,5: entra bene, sfiora il gol con un sinistro violento appena dopo il gol del 2-1 del Napoli, ma cincischia troppo e non riesce a dare un contributo importante nel finale).

Freuler 6: lavoro oscuro, sempre a protezione dei compagni e sempre alla ricerca della copertura preventiva sia sui passaggi stretti che sugli inserimenti. Meno scintillante di altre volte, soffre l’ingresso di Allan.

Gosens 6,5: ottimo avvio di gara in fase di contenimento, al 34’ disturba Callejon che sbaglia da due passi e nel complesso è bravissimo a non concedere nessuna occasione andando sempre in anticipo sul brasiliano. Non spinge ancora come Spinazzola ma è un giocatore diverso, aspettiamolo con fiducia.

 

 

Ilicic 6,5: esordio dal primo minuto con la Dea, quando ha la palla tra i piedi è sempre molto attento e non perde nemmeno un contrasto. Al 50’ va vicino al raddoppio giocando da centravanti, cala vistosamente nel finale e il voto è la media tra il primo tempo da 7 abbondante e la ripresa in calo.

Petagna 5: lotta come un leone contro Koulibaly ma non riesce mai a farsi valere. Esce nell'intervallo dopo un primo tempo molto difficile, Gasperini piazza Ilicic centravanti con la squadra in vantaggio e la scelta è logica. Seconda gara negativa su due disputate. (46’ De Roon 5,5: non è ancora ben inserito negli schemi nerazzurri e si vede, serve tempo e la sosta sicuramente gli permetterà di allenarsi al massimo e riproporsi come protagonista).

Gomez 6: dai suoi piedi può nascere sempre qualcosa di importante, fermato per un fuorigioco inesistente nel finale di tempo anche nella ripresa cerca di alzare la testa e produrre gioco. Non riesce ancora ad essere completamente decisivo, era durissima ma lui ci ha messo comunque del suo.

All. Gasperini 6,5: prepara la gara molto bene, il risultato lo punisce ma dal punto di vista tattico ha vinto tutti i duelli. Giusto il cambio de Roon–Petagna, quello di Kurtic dopo il gol di Mertens ha il chiaro intento di tenere la squadra compatta con lo stesso modulo: si poteva attendere un po’ di più e provare a cambiare qualcosa magari con Orsolini, ma siamo davvero nel campo delle ipotesi.

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