Tranquilli, il Papu non si tocca (per ora, poi a giugno...)

Tranquilli, il Papu non si tocca (per ora, poi a giugno...)
Pubblicato:
Aggiornato:

Non c’è nessun motivo logico per cui il Papu Gomez e l’Atalanta si debbano separare a gennaio. Passato il Natale e in attesa del Capodanno, la sosta di campionato apre le porte alle chiacchiere di mercato e, aspettando sviluppi concreti (a breve ci saranno novità interessanti), è bene fare il punto sulle voci che riguardano il giocatore più importante dell’intera rosa atalantina: Alejandro Papu Gomez. Come capita ad ogni sessione di mercato, il nome del numero dieci italo-argentino circola con insistenza e nonostante tanti (più o meno) esperti dicano la propria sul futuro del capitano atalantino, bisogna fare un po' di chiarezza. Una cessione a gennaio di Gomez, a meno di offerte incredibili e irrinunciabili, sarebbe illogica per l’Atalanta.

 

56-1024x683

 

I numeri del Papu in questa stagione. Il capitano ha giocato 1607 minuti sui 1725 abbondanti delle prime 18 giornate di campionato, è sempre sceso in campo dal primo minuto e per sette volte Gasperini lo ha sostituito. I gol segnati sono 3 con 23 tiri in porta, 19 tiri fuori e ben 26 occasioni da gol. Ma i numeri più interessanti sono altri: 8 assist, 39 cross, 44 falli subiti e ben 64 palle perse all’interno di una manovra che lo chiama sempre in causa quando c’è da costruire gioco. I palloni recuperati sono solo 15 e i falli fatti 10 per un giocatore che è ovviamente molto più coinvolto nella fase d'attacco e che in ben 8 occasioni è risultato il migliore in campo. L’unico neo nei numeri di Gomez riguarda i cartellini gialli: con quattro ammonizioni (di cui un paio assolutamente evitabili) l’italo-argentino è in diffida e, considerando che non ci sono sostituti naturali in rosa, la sua eventuale prossima squalifica è un dettaglio di straordinaria importanza di cui tenere conto.

 

BERGAMO, ITALY - SEPTEMBER 11: Alejandro Gomez of Atalanta BC gestures during the Serie a match between Atalanta BC and FC Torino at Stadio Atleti Azzurri d'Italia on September 11, 2016 in Bergamo, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

 

Il peso del numero 10 nello scacchiere di Gasperini. Oltre ai numeri eloquenti, ci sono tanti piccoli dettagli che lo pongono al centro del progetto di Gasperini. Il tecnico di Grugliasco, dopo alcune giornate di assestamento, ha cucito su misura per il Papu un “vestito tattico” abbastanza chiaro. Partendo da sinistra, il ragazzo ha libertà assoluta di accentrarsi o di restare largo per creare gioco e superiorità numerica con il dribbling, un assist filtrante piuttosto che il tiro in porta. Tutto questo in una squadra che gira a meraviglia e che sta scrivendo la storia. Fascia da capitano al braccio, Gomez è l’unico giocatore di tutta la rosa atalantina in grado di cambiare l’inerzia di una partita e, grazie anche ad una condizione atletica strepitosa (in estate ha faticato tantissimo con il nuovo preparatore Borelli, ma n'è valsa la pena), ogni volta che prende palla si ha la sensazione che possa inventare qualcosa. In fase di copertura non lesina mai di rincorrere gli avversari e grazie alla sua forza è sempre pronto a ripartire garantendo grande pericolosità negli ultimi 30 metri.

 

atalanta_roma_ansa-1024x683

 

La (non) necessità di vendere Gomez della società. Dopo l’operazione Caldara, la società non ha nessuna necessità specifica di vendere Gomez. Da questo punto di vista le dichiarazioni di Percassi a L’Eco di Bergamo poco prima di Natale sono chiare e paiono blindare il giocatore a gennaio a meno di offerte irrinunciabili in arrivo. Quando parliamo di offerte importanti non ci riferiamo solamente all’aspetto economico, ma anche a quello tecnico-tattico. Papu Gomez è un giocatore importantissimo per l’Atalanta, ma ha capacità che possono tranquillamente far comodo a molti. La posizione della società è quella di tenerlo assolutamente in organico e il fatto di non aver nessuna intenzione di privarsi di lui a gennaio è un altro elemento decisivo. Se, per ipotesi, la Dea decidesse di mettere veramente in conto una cessione, Gasperini avrebbe bisogno di prendere ben due giocatori per sostituirlo (un titolare e una riserva che già oggi manca), oppure dovrebbe cambiare modulo quando ha già dichiarato che ormai la squadra ha una sua identità. Complicatissimo.

Dove e quando potrebbe andare davvero? Analizziamo dove e quando il giocatore potrebbe andare davvero via da Bergamo. Se per gennaio le porte sembrano sbarrate e servirebbe un cataclisma perché gli scenari cambino (progetto di una grande con Gomez al centro, ad esempio), è giusto sottolineare come a giugno il ragazzo potrebbe seriamente finire sul mercato. Gol a parte, se il rendimento dovesse essere questo fino a fine campionato sarebbe normale vedere il giocatore in partenza. Il Milan, fino a quando non sistemerà la situazione societaria, non potrà prenderlo (servono soldi veri), ma è verosimile che una volta passata di mano la proprietà arrivi l’attacco decisivo. Milano è a due passi da Bergamo, dove il Papu si trova benissimo, Montella lo conosce e a 29 anni (li compirà a febbraio), il contratto in scadenza nel 2020 potrebbe anche essere messo in discussione. L’alternativa Roma è decisamente più articolata (lì non sarebbe un titolarissimo): la vacanza di Gomez con Pinilla e Naingollan, oltre che Vidal, non può essere indicativa da questo punto di vista e anche se le vie del mercato sono infinite è giusto mettere in conto che, a fine stagione, l’asse di mercato Gomez-Milan potrebbe diventare incandescente.

Seguici sui nostri canali