Tre mesi dopo, ecco la verità Tonelli minacciò Denis

Aspettando la seconda amichevole stagionale dell’Atalanta (oggi alle 17 contro l’Hapoel Haifa a Clusone), sono due le notizie che animano l’ambiente orobico. Tra il sorteggio di Coppa Italia, primo impegno ufficiale della stagione per la squadra di Reja, e la fine della querelle Denis-Tonelli con la Procura Federale che ha confermato la versione atalantina: il Tanque fu minacciato di morte.
Anno nuovo, Coppa vecchia. Come di consueto, il primo impegno ufficiale dell’Atalanta 2015/2016 sarà la Coppa Italia. Il sorteggio avvenuto martedì 21 luglio ha riservato ai nerazzurri un’avversaria che uscirà dalle partite tra Cittadella, Potenza e Teramo. Le prime due si sfideranno in Veneto domenica 2 agosto, la vincente farà visita agli abruzzesi neo promossi in Serie B domenica 9 agosto, prima della gara contro la Dea in programma per il fine settimana di Ferragosto. La formula della manifestazione non cambia: l’Atalanta, in caso di passaggio del turno, potrebbe poi ritrovare subito sulla sua strada il vecchio allenatore Stefano Colantuono. L’Udinese, infatti, è stata sorteggiata poco prima della Dea, e se dovesse passare il proprio turno contro una tra L’Aquila, Arezzo e Novara ci sarebbe la sfida tra nerazzurri e bianconeri, il 2 dicembre al Friuli. Come detto, la formula non agevola affatto sogni di gloria perché dal turno successivo (Ottavi di finale, in programma per il 16 dicembre) entrano in gioco tutte le big che avranno il grande vantaggio di giocare in casa propria: per l’Atalanta ci sarebbero prima la Lazio e poi eventualmente la Juventus, sempre in gara secca lontano da Bergamo.
La vittoria del 1963. Da alcune stagioni ormai, l’appeal della coppa nazionale è ridotto ai minimi termini. E all'Atalanta, di recente, non ha saputo mai offrire grandi emozioni: nella passata stagione la Dea venne eliminata dalla Fiorentina al Franchi, l’anno precedente perse sul campo del Napoli e quello prima ancora uscì con la Roma che regolò, i nerazzurri all’Olimpico senza troppi problemi. E pensare che a questo trofeo è legato il ricordo più dolce della storia nerazzurra: il 2 giugno 1963 la Dea alzò al cielo questa coppa, l'unica conquistata in quasi 108 anni di storia. A Milano, contro il Torino, i nerazzurri vinsero grazie ad una tripletta di Domenghini e ancora oggi il ricordo per quella grande vittoria è forte. Il successo arrivò il giorno prima della scomparsa di Papa Giovanni XXIII.
Dove si giocherà? Oltre a quel successo, ci sono altre partite che i tifosi ricordano con grande felicità legate a questo trofeo. Su tutte, l’ultima finale disputata a Bergamo, quella del 1996: in quel frangente la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa ebbe la meglio sulla Dea, ma lo spettacolo che regalò il pubblico di casa è rimasto negli occhi di tutti. Sempre a Bergamo, l’Atalanta superò la Juventus con un gran gol di Gallo nei supplementari (erano gli ottavi di finale di quell'edizione), in una di quelle gare che la formula attuale rende praticamente impossibili, dato che contro le grandi si gioca sempre fuori casa.
Lo stadio in ristrutturazione. Già, ma contro Cittadella, Potenza o Teramo dove giocherà l’Atalanta? I lavori allo stadio Comunale sono in pieno svolgimento, la consegna è prevista tra una decina di giorni ma poi serviranno altre settimane per finire e fare collaudi e verifiche, e avere i permessi necessari. Ad oggi, c’è una doppia possibilità: l’Atalanta potrebbe giocare in casa dell’avversaria qualificata, oppure cercare uno stadio vicino a Bergamo che possa ospitare la partita. Nei prossimi giorni si attende una decisione ufficiale.
Denis-Tonelli, la Procura ha deciso. Chiudiamo con una notizia che ormai si attendeva da tempo. In seguito al pugno sferrato da German Denis al difensore dell’Empoli Tonelli al termine della gara del 26 aprile scorso, il capitano nerazzurro venne squalificato per 5 giornate. «Ti ammazzo a te e alla tua famiglia», fu la frase pronunciata dal difensore empolese che fece perdere il lume della ragione a Denis. Per l’episodio, arrivò anche una squalifica a carico di Tonelli che venne tuttavia immediatamente sospesa per un supplemento d’indagine. A distanza di quasi tre mesi, nonostante i toscani abbiano subito parlato di attacco vile di Denis senza che ci fosse stata nessuna provocazione, la Procura ha chiuso ogni discorso dopo aver sentito altri testimoni e approfondito la questione. Tonelli ha effettivamente detto a Denis quella frase pesantissima, lo ha scritto il collaboratore della Figc Antonio Pastore e lo hanno ribadito i testimoni interpellati. E pensare che, all'epoca, da Tonelli a Maccarone, passando per l’ex allenatore Sarri e il ds Carli tutti parlarono unicamente di follia di Denis, puntando il dito contro l'Atalanta per una ricostruzione che non corrispondeva alla realtà: adesso la verità è certificata pure dalla Procura Federale.