Una finale persa, l'altra non la giocherà: la stagione di de Roon con la Dea è finita

di Fabio Gennari

Conoscendo il suo sarcasmo e la capacità di scherzare anche nei momenti più complicati, probabile che nel giro di poco esca sui social qualche battuta anche su questo tema. Stavolta, tuttavia, è dura, perché Marten de Roon, di due finali che si è conquistato da protagonista in campo assieme ai suoi compagni, una l'ha persa e l'altra non la giocherà per un problema al flessore sinistro che ha chiuso la sua stagione in maglia nerazzurra. Manca ancora l'ufficialità attraverso gli esami strumentali, ma si va in quella direzione.

Secondo in classifica per minuti giocati in stagione dietro a Djimsiti e quasi allo stesso livello di Ederson, per Gasperini il centrocampista olandese è una certezza che ha risolto e risolve spesso i problemi sia in mezzo al campo che in difesa.

La sua mancanza, l'ha sottolineato anche il tecnico a più riprese, è davvero un peccato e anche se ci sono altri elementi in grado di fare cose importanti in quella zona di campo è chiaro che l'Atalanta si giocherà la finale più importante della sua storia senza un giocatore fondamentale, sia sul piano tecnico che morale.

Al posto di de Roon, sul campo di Dublino, dovrebbe esserci uno tra Pasalic e Koopmeiners. Con il numero 7 olandese a battagliare a centrocampo, si aprirebbe uno scenario con Lookman e De Ketelaere in avanti a supporto di Scamacca. Una Dea a trazione anteriore quindi, che potrebbe essere una scelta vincente, come già si è visto nella semifinale di ritorno contro il Marsiglia sul campo del Gewiss Stadium.