Una passione che contagia Ale ha stregato i bimbi thai

Una passione che contagia Ale ha stregato i bimbi thai
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«Abbonamento? L’ho sempre fatto perché a casa mia all’Atalanta ci si abbona. Sempre. Dopo 30 anni quest’anno è la prima volta che ho dovuto rinunciare perché proprio non ne riuscirò a seguire dal vivo nemmeno una ma ogni domenica sono davanti al pc».

Raccontata così, può sembrare la semplice storia di un tifoso che dopo tanto tempo non riesce a vedere l’Atalanta allo stadio. Invece, parliamo di Alessandro, detto Ale, 30 anni di abbonamento in Curva Pisani alle spalle ed una storia bellissima che lo ha portato a vivere a 9132 km da Bergamo. Più precisamente in Thailandia, provincia di Rayong nella zona orientale del paese.

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«Sono in Thailandia da 6 anni – racconta Alessandro – precisamente a Ban Chang. Ho fatto il volontario al Camillian Social Center, si tratta di un centro che accoglie bambini orfani e malati di Aids. Ho cercato di promuovere anche qui i colori nerazzurri, devo ringraziare pubblicamente la Responsabile Comunicazione dell’Atalanta Elisa Persico che ha inviato una serie di maglie con cui abbiamo potuto accontentare tutti gli ospiti: questi bambini sono semplicemente fantastici».

Laggiù, in quel lembo di terra caratterizzato da spiagge bellissime e panorami mozzafiato c’è un tifoso dell’Atalanta che ha lasciato a Bergamo una passione ultratrentennale per aiutare i bisognosi in Thailandia. Il “Camillian Social Center” è un’opera caritatevole fondata nel 1995 dalla fondazione San Camillo e, negli anni, sono stati tantissimi sia gli ospiti aiutati che i volontari italiani che hanno messo le braccia a disposizione.

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Alessandro, oggi, gestisce un bar insieme alla sua ragazza e grazie alla tecnologia (tutto ciò che leggete è stato raccolto attraverso la chat di Facebook..) riesce a stare sempre vicino alla sua amata Atalanta. Nonostante la distanza. «Non so quante partite ho visto da quando sono nato, ricordo che mio padre portava sempre allo stadio me e mio fratello. L’ultima volta è stata lla scorsa stagione con la Roma, oggi mi arrangio con streaming a alcune dirette televisive, ma cerco davvero di non perdermi nulla. Tornerò in Italia a Natale, la sosta prolungata non mi permetterà di tornare allo stadio ed è per questo che ho deciso di non abbonarmi».

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Tifare Atalanta non è mai semplice, i momenti difficili capitano ed il sentimento del tifoso vero si vede chiaramente anche quando il fuso orario, impegni di lavoro e distanza possono sembrare un ostacolo. «Stare lontano e' dura soprattutto quando le cose non vanno bene. Per fortuna con Percassi  è da un po' che siamo tranquilli».

Gli ultimi due spunti che regala la chiacchierata con Alessandro dalla Thailandia certificano come amare l’Atalanta sia qualcosa che hai dentro. E che anche i tuoi amici portano nel cuore con grande, grandissima passione. «La passione per la Dea arriva da lontano, fin da quando ero bambino. C’è una fotografia su Facebook che mi ritrae con l’amico Charlie: l’anno scorso è venuto fin qui a Rayong per consegnarmi la maglia di Denis di persona. E’ stato un giorno solo e poi è ripartito per l’Italia. È stato semplicemente grandioso».

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