Valencia-Atalanta, sempre più a rischio la trasferta: il club spagnolo attua misure restrittive
Presa di posizione importante della società dei "pipistrelli" dopo il contagio di un giornalista che era a Milano per la sfida di Champions: annullati tutti gli appuntamenti pubblici

di Fabio Gennari
Il Valencia si difende dal Coronavirus annullando tutti gli eventi pubblici. Dopo la notizia del contagio di un giornalista presente alla gara di andata giocata mercoledì 19 febbraio allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, la società spagnola ha emesso un comunicato ufficiale nella mattinata di oggi, venerdì 28 febbraio, annunciando l'annullamento tutti gli eventi pubblici che coinvolgano giocatori, staff e dirigenti.
Un provvedimento simile, dopo la comunicazione dei giorni scorsi del club spagnolo alla tifoseria, era probabile. Ma, rispetto a quanto fatto in Italia (anche dall'Atalanta), le "porte chiuse" al campo di allenamento e in sala stampa sono in questo caso causate dal contagio diretto da parte di un operatore dell'informazione sempre a contatto con i tesserati e non da un'emergenza territoriale.
Il comunicato, nella seconda parte, ricorda nuovamente a tutti i tifosi che sono stati a San Siro di seguire le indicazioni delle autorità mediche in caso di sintomi riconducibili al Coronavirus. Insomma, anche in Spagna, in particolare a Valencia, l'attenzione sanitaria si sta facendo più alta. E la notizia non è certo una buona cosa per i tifosi nerazzurri. In vista della sfida di ritorno in programma il 10 marzo al Mestalla, infatti, non ci sono ancora notizie ufficiali in merito alla possibilità o meno per i tifosi dell'Atalanta di essere presenti, ma l'evolversi della situazione non fa certo ben sperare.
Come se non bastasse tutto questo, c'è anche un caso che riguarda il basket e che potrebbe giocare da precedente a sfavore del pubblico atalantino. L'Armani Jeans Milano sarà impegnata il 5 marzo a Valencia per un match di Eurolega e, secondo quanto riportato da Tuttosport e testate spagnole, la trasferta sarà vietata ai tifosi milanesi proprio per contenere il rischio di un contagio da Coronavirus.