Ecco come si organizza una trasferta dei tifosi

Ecco come si organizza una trasferta dei tifosi
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Il campionato ormai è iniziato, a Bergamo l’Atalanta conta spesso su un’ottima cornice di pubblico e i ragazzi della Curva Pisani sono quelli che trascinano il resto dello stadio provando ad incitare la squadra in ogni momento. Senza pensare troppo al risultato, dal primo al novantesimo, partono cori e applausi per tutti. In attesa di capire se gli strumenti di supporto al tifo, come tamburi e megafoni, potranno tornare ad essere utilizzati.

Quando la Dea gioca lontano da Bergamo, però, la situazione cambia radicalmente. Per seguire la squadra lontano in trasferta serve la tessera del tifoso. Che sia DeaCard o di altro tipo, poco importa. Come ben sappiamo, gli ultras atalantini sono contrari alla tessera del tifoso e non vanno in trasferta; rispetto al passato, dunque, viene a mancare quello che è sempre stato il motore organizzativo principale (treni e carovane di bus e auto erano la routine di ogni domenica), ma ci sono comunque tifosi che decidono di seguire ovunque i ragazzi di Colantuono.

La domanda sorge spontanea. Nel calcio delle pay-tv, degli anticipi e dei posticipi, degli orari sempre diversi e del calendario che almeno 4-5 volte l’anno viene rimodellato in base alle esigenze televisive, come si organizza una trasferta? Quali sono  i paletti che vanno giocoforza tenuti in considerazione? Quali le difficoltà logistiche e di reperimento dei biglietti da superare?

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Innanzitutto, è necessario attendere sempre che ci sia certezza di data e orario. Domenica scorsa contro il Cagliari, per volare in giornata in Sardegna servivano tra i 200 e i 250 euro. Se fosse stata certa la data fin dalla composizione dei calendari (inizio agosto) il costo per chi interessato sarebbe stato di soli 70-80 euro, andata e ritorno. Certe valutazioni sono importanti, il momento è difficile e simili oscillazioni spostano anche del 100% le possibili presenze: i 28 di Cagliari avrebbero potuti essere almeno il doppio.

Da qui a Natale si possono programmare parecchie cose e ci sono tanti tifosi che stanno già cercando soluzioni. La gara più impegnativa è certamente quella di Roma con la Lazio del 14 dicembre, ma con Blue Panorama da Bergamo ci sono ottime soluzioni a basso costo. Magari con una benedizione di Papa Francesco la mattina seguente.

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Quando l’opzione auto diventa quella più intelligente, ecco che in supporto del tifoso arrivano quei (pochi) gruppi che organizzano torpedoni al seguito della Dea. “Chei de la Coriera”, nella passata stagione, hanno seguito l’Atalanta in 14 trasferte su 19 e, fin dal prossimo mercoledì a Milano, saranno di nuovo in pista. Un bus è già esaurito, si lavora per un secondo mezzo, ma se per i tifosi l’opportunità è ghiottissima, bisogna considerare tutti i rischi che gli organizzatori si assumono.

Prenotare dei bus non è mai cosa semplice né tantomeno economica. Il rischio di non coprire i costi è dietro l’angolo, ma la voglia di dare un servizio supera ogni ostacolo. Se aggiungete che “Chei de la Coriera”, gruppo di tifosi comuni nato grazie alla collaborazione tra il Club di Tribulina Gavarno, Atalantini.com e RadioDea, si prodigano ad ogni trasferta per fornire sacchetti merenda, acqua e dolcetti cercando anche di proporre sempre lotterie con maglie ufficiali completamente autogestite, è chiaro come l’impegno sia veramente lodevole.

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Cagliari Calcio v Atalanta BC - Serie A
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CAGLIARI, ITALY - SEPTEMBER 14: Daniele Conti of CAgliari tifosi of Atalanta compete for the ball during the Serie A match between Cagliari Calcio and Atalanta BC at Stadio Sant'Elia on September 14, 2014 in Cagliari, Italy. BERGAMO POST,PH ALBERTO MARIANI

Si producono volantini, si cerca il passaparola con Facebook e si sfrutta Whatsapp. Con “Chei de la Coriera” basta prenotarsi senza anticipare un centesimo e preoccuparsi autonomamente di comprare il biglietto dello stadio. Al punto di ritrovo si spuntano le liste, si raccolgono i soldi della quota e si viaggia insieme verso lo stadio che sarà teatro della partita. Sempre in totale sicurezza. Le trasferte più a rischio come quelle di Roma e Napoli che vengono evitate proprio per i problemi di ordine pubblico che puntualmente si verificano (solo due giorni fa l’ultimo accoltellato nella Capitale) con un clima che coinvolge bambini, anziani, ragazzi e ragazze.

Capitolo biglietti. Ci fosse solo un canale di distribuzione, tutto sarebbe molto semplice. Purtroppo, spesso capitano problemi di censimento delle Dea Card o punti vendita con problemi di connessione. Se aggiungiamo le scadenze orarie (praticamente impossibile decidere al mattino di comprare un biglietto di settore ospiti per il pomeriggio o addirittura allo stadio come avveniva un tempo) è ovvio che i motivi per stare a casa e vederla in tv sono tanti.

Ci sono ancora ragazzi che voglio provare a seguire ovunque l’Atalanta. Qualcuno lo fa da solo, tanti in compagnia e tantissimi con “Chei de la Coriera” o con i pochi altri club che si prodigano per l’organizzazione di bus al seguito. Gli esodi epici del passato sono forse irripetibili, però chi in trasferta decide di andarci di soluzioni ne ha, nonostante il calcio moderno abbia seriamente messo in difficoltà anche gli appassionati più caldi.

Il volantino per la trasferta di Inter vs Atalanta.

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