La provvidenza siede in panca Il futuro di Cigarini e Carmona

La provvidenza siede in panca Il futuro di Cigarini e Carmona
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Nell’Atalanta che macina gioco e punti lasciando la bellissima sensazione di essere una squadra vera e con un progetto tattico ben definito, ci sono alcuni elementi che nel recente passato erano cardini dello schieramento e che oggi mordono il freno seduti in panchina. Tante volte mister Reja ha parlato di ampie scelte per ogni ruolo e in effetti ogni reparto regala all’allenatore tante possibilità. Tuttavia, per Luca Cigarini e Carlos Carmona i primi mesi di questo campionato rappresentano uno stravolgimento totale di gerarchie che parevano consolidate. Nella cerniera a 3 del centrocampo nerazzurro, de Roon è il titolare fisso davanti alla difesa con Kurtic e Grassi a completare il reparto. Per il metronomo emiliano e per il focoso cileno lo spazio si è ridotto drasticamente, anche se, tra qualche voce di mercato e inevitabili mugugni, il campo ha dimostrato una cosa importante: quando l’allenatore chiama, Cigarini e Carmona rispondono bene.

 

Milan-Atalanta

 

Ciga, da faro a luce d’emergenza. Il numero 21 emiliano è passato nel giro di qualche mese dall’essere il faro del gioco ad una sorta di luce d’emergenza usata con il contagocce in alcune particolari situazioni. Classe 1986, Cigarini è diventato all’alba dei 29 anni un’alternativa di lusso per l’Atalanta e nel suo ruolo originale si è insediato ormai stabilmente Marten de Roon. La stagione è stata forzatamente segnata dall’intervento al ginocchio subito a fine agosto, dopo praticamente un mese passato ai box (ultima apparizione in amichevole a fine luglio con il Novara) Cigarini ha tagliato la testa al toro e ha deciso di farsi operare subendo ancora di più l’esplosione dell’olandese. Così oggi la sua posizione sembra definita. Il nuovo corso lo vede in competizione con Kurtic per la posizione di interno sinistro, con un cambio di passo decisivo. Da compassato organizzatore di gioco, Reja chiede a Cigarini di trasformarsi in incursore dal piede delicato, come è successo sia contro il Carpi che con il Milan (uniche due apparizioni da titolare in una stagione che finora lo ha visto disputare 187 minuti in 12 giornate).

 

ALBERTO MARIANI-ATALANTA - SAMPDORIA  SERIE A TIM 2015-2016

 

Serve cambio di marcia. Lo scoglio principale che il centrocampista emiliano deve superare è quello del dinamismo. Se Cigarini riesce a cambiare marcia, la sua qualità gli garantirebbe un posto da titolare fisso: nessuno, nel gruppo, ha un piede e una velocità di ragionamento paragonabili alle sue. Con il Carpi è arrivato il gol, a San Siro la seconda prodezza personale è stata solo sfiorata, ma nel complesso Reja è rimasto molto soddisfatto. Da qui a Natale, soprattutto in casa, è molto probabile che tocchi spesso a lui dialogare con Gomez per affondare il colpo in attacco sul settore di sinistra.

Il mastino cileno e l’emergente bresciano. Da un titolare fisso che si deve reinventare in una posizione diversa ad un nazionale cileno che è in seria competizione con un giovane emergente. Carlos Carmona (classe 1987) è l’altro centrocampista di Reja che dopo tante stagioni da perno insostituibile sta vivendo una seria concorrenza con Alberto Grassi (classe 1995). Oltre alla gara di Coppa Italia con il Cittadella disputata da titolare, Carmona è partito titolare anche a Milano con l’Inter ma ha subito immediatamente un doppio giallo che lo ha messo fuori per squalifica. Nelle restanti 11 giornate, due volte Reja non ha potuto contare su di lui per infortunio, mentre altre due volte lo ha tenuto in panchina tutta la gara per scelta tecnica. Quando ha giocato dall’inizio (Sassuolo, Lazio e Bologna) non è mai uscito, mentre al cospetto di Fiorentina, Carpi e Bologna ha giocato solo 37 minuti complessivi per un totale stagionale che arriva a 378 minuti di campionato. Pur essendo ormai chiaro il dualismo con Grassi, va detto che Carmona, quando è entrato, ha dato comunque l’impressione di spendersi senza remore per la causa: probabilmente la concorrenza lo ha un po’ risvegliato. Tante volte, infatti, ci si era chiesti dove fosse finito il numero 17 tutta grinta che Bergamo aveva ammirato fino ad un paio di stagioni fa: l’anno scorso, sia con Colantuono che con Reja l’apporto di Carmona non era stato quello conosciuto.

 

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Il mercato è alle porte, cosa può accadere? Tuttavia il mercato di gennaio ormai è alle porte ed è lecito fare qualche considerazione sui due centrocampisti. Carmona ha un agente (Leo Rodriguez) che più volte in passato ha dichiarato che per il suo assistito le offerte non mancavano. Peccato che quando sembrava ci fosse il Siviglia pronto con una valigia di soldi freschi, non è accaduto mai nulla. Zero assoluto. Ora, ancor prima di ciò che dice il suo procuratore, restano da capire le intenzioni del giocatore e la richiesta dell’Atalanta. A fronte di una buona soluzione tecnica ed economica per tutti, non è certamente da escludere una partenza nel prossimo mercato. Anche perché, sulla scorta dell’operazione de Roon, può darsi che Sartori e gli altri uomini mercato abbiano già in canna un nuovo colpo.

 

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E per il Ciga? Per Cigarini il discorso è un po’ diverso: è molto più complicato scovare un centrocampista con le caratteristiche dell'emiliano. È vero che nel 4-3-3 di oggi il numero 21 orobico non fa il regista puro, ma è anche vero che, se gli riuscisse il tanto atteso cambio di marcia, allora sì che il Ciga diventerebbe imprescindibile per qualità e visione di gioco. A prescindere dal modulo, lo stesso numero 21 nerazzurro ha dimostrato sia in casa con il Carpi che a Milano di saper aspettare. Nel caso in cui Reja opti per un 4-2-3-1 o addirittura si provi anche un 3-5-2 (guardando le caratteristiche dei giocatori in rosa, non è fantacalcio) ecco che per Cigarini le possibilità di giocare potrebbero anche aumentare. Le gare in programma da qui a Natale (Torino, Palermo e Napoli in casa, Roma, Chievo e Udinese in Coppa Italia lontano da Bergamo) saranno molto significative per entrambi i giocatori: il futuro, per loro, inizia adesso.

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