Zapata e Muriel in scadenza nel 2024, il prestito è un'opzione complicata per l'Atalanta
Il futuro dei colombiani è tutto da capire, ci sono strade percorribili ma scelte e strategie sono da ponderare bene in base a tanti parametri
di Fabio Gennari
Il futuro di Duvan Zapata e Luis Muriel potrebbe tingersi di giallorosso. Ne abbiamo scritto anche ieri, la corte della Roma è confermata e anche se ci sono altre opzioni sul tavolo (il Monza per il numero 91 di Cali, l'Arabia per il numero 9 di Santo Tomas) c'è la scadenza di contratto a rendere tutto più complicato.
La questione è chiara: per praticare la via del prestito, a meno che non ci sia sul tavolo un obbligo di riscatto, servirebbe un prolungamento di contratto che, vista la situazione, oggi appare impraticabile.
Per prestare un giocatore a un'altra società, è di solito buona cosa essere "protetti" da un contratto che garantisca continuità. Farlo con la scadenza tra un anno e senza obblighi per chi accoglie un giocatore significa andare verso un'uscita a parametro zero: questa strada, a parte rarissime eccezioni - come Sportiello -, non è una soluzione che l'Atalanta vede di buon occhio. E considerando che Zapata e Muriel hanno stipendi importanti ma sono sul mercato, l'opzione più logica è la cessione definitiva.
Sul piano contrattuale, l'Atalanta non ha grande forza visti i soli dodici mesi di accordo ancora in essere. La volontà è quella di trovare una soluzione che vada bene a tutti, ma c'è anche da pensare che liberarsi di uno o entrambi i colombiani alleggerendosi soltanto dell'ingaggio, per quanto pesante esso sia, sarebbe una questione da valutare bene anche sul piano strategico: ha senso dare in prestito senza ritorno economico un giocatore a una concorrente per i posti in Europa per risparmiare 5-6 milioni di ingaggio (al lordo)?
La partita è aperta, anche considerando la volontà dei calciatori, che non sembra stiano puntando i piedi per andare altrove, come starebbe facendo invece Demiral.