Zapata fino al 2025 è solo l'ultima conferma: l'Atalanta prima blinda, poi programma
Il centravanti classe 1991 è sempre più nerazzurro, come lui anche altri compagni hanno contratti lunghi e la società non arriva mai sotto scadenza
di Fabio Gennari
Al fischio finale di Venezia-Atalanta, dopo l'ultimo gol segnato con la maglia della Dea che ha portato il totale in Serie A a quota 66, Duvan Zapata aveva dichiarato: «Il mio futuro? Indiscutibilmente sempre più nerazzurro». Da qualche giorno si è saputo che lo stesso numero 91 della Dea ha prolungato il suo contratto fino al 2025 (era fino al 2024, considerando l'opzione a favore della società) e ancora una volta la strategia dei nerazzurri viene confermata: prima blindare e poi programmare.
L'amministratore delegato Luca Percassi è uno dei principali sostenitori di questo approccio: i giocatori in cui si crede e che sono funzionali al progetto tecnico non devono mai arrivare vicini alla scadenza di contratto. Sia per proteggere la società dalle partenze a parametro zero, sia per avere più potere in caso di richieste da parte di potenziali acquirenti interessati all'ingaggio. Se arrivasse l'Inter su Zapata, con la scadenza vicina la "forza" dell'Atalanta nella (eventuale) trattativa sarebbe molto minore rispetto a quella presente con un contratto di altri tre anni.
Negli ultimi mesi, pur senza annunci ufficiali, sono stati anche prolungati e sistemati i contratti di Toloi, Palomino, Djimsiti, Scalvini e ora anche Zapata. Lo stesso Freuler ha avuto nel recente passato un prolungamento dell'accordo e considerando che tutto il gruppo (tranne Sportiello, che sta trattando) è con scadenze almeno al 2024 è chiaro come nei prossimi 40-50 giorni l'uomo mercato Lee Congerton potrà concentrarsi unicamente su acquisti e cessioni: i rinnovi non sono un problema.