Piede caldo

Zapata tra presente e futuro: «Contento di essere rimasto, il mio futuro lo vedo qui»

Il numero 91 dei nerazzurri riesce a essere decisivo in quasi tutte le partite e alla vigilia dello United ha dichiarato che il suo futuro è a Bergamo

Zapata tra presente e futuro: «Contento di essere rimasto, il mio futuro lo vedo qui»
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di Fabio Gennari

La "pennellata" di Duvan Zapata è una bella rinfrescata al quadro che il numero 91 di Calì sta dipingendo da quando è a Bergamo. Dopo tante voci estive di mercato e la concreta possibilità che andasse via, il colombiano ha rilasciato dichiarazioni che sono musica per le orecchie del popolo atalantino: «Sono stato tentato dall’Inter, ma io avevo le idee chiare e sono molto contento di essere rimasto a Bergamo. È la cosa migliore per me, per la mia carriera e per la mia famiglia: il futuro lo vedo qua».

Il centravanti è intervenuto insieme al tecnico di Grugliasco nella conferenza stampa alla vigilia della sfida ai Red Devils. Zapata sta attraversando un ottimo momento di forma e rispetto alla gara di andata, in cui era entrato solo nel finale, questa volta toccherà a lui scendere in campo dall'inizio. «Mi aspetto una partita tosta, come tutte quelle che si giocano in queste competizioni. Loro vengono con fiducia, hanno appena vinto in campionato sul campo del Tottenham e penso che l’intensità della sfida sarà molto alta. Dovremo essere all’altezza e cercare di colpire i loro punti deboli. Giochiamo in casa e dobbiamo cercare di far valere questo aspetto».

Rispetto alle ultime due stagioni, la rete del numero 91 di Calì in Europa non è ancora arrivata: ci era riuscito con lo Shakhtar Donetsk alla seconda gare dall'edizione 2019/20 e sul campo del Midtjylland nell'esordio dell'edizione 2020/21. «Sono in ritardo? Prima o poi arriverà anche il gol - ha detto Zapata -, ma per me la cosa più importante è che la squadra faccia una buona partita e possa portare a casa punti».

Sul piano fisico, la condizione attuale del numero 91 è davvero di alto livello e anche le sensazioni del diretto interessato sono molto buone: «Sto bene, ho sempre giocato e sono a posto dopo il problema di inizio stagione. Sono motivato a fare bene sia per la squadra che per me, gli stimoli vengono da soli per una partita di una competizione così importante. Dobbiamo cercare di lavorare sempre al massimo, se ti alleni male arrivi poi alla sfida sottotono: ogni volta che ci si può allenare bisogna mettere la stessa intensità che metteresti in una partita».

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