Amore incondizionato

Zingonia infuocata, social impazziti: la passione per l'Atalanta è qualcosa di unico

Mercoledì, prima della partita contro il Napoli, al Centro Bortolotti la squadra è stata abbracciata da tantissima gente che poi ha detto "grazie" sui social. Dimostrando a tutti cosa significhi amare questa squadra

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di Fabio Gennari

Lo spunto arriva da un messaggio ricevuto un paio d'ore dopo il fischio finale di Atalanta-Napoli 3-1: «Se hai occasione, dillo ai ragazzi, al mister e alla società, che c'è un popolo, un mondo fuori, di gente normale che lavora, fa il suo, porta avanti imprese e famiglie, che non si atteggia, non se la tira, non fa casino, ma che ha un orgoglio smisurato per quello che sta facendo l'Atalanta. È dinamite di buonumore, motivazione e un pizzico di felicità che non guasta, nelle nostre vite "normali". Grazie grazie grazie! Se puoi diglielo... Li abbracciamo tutti. Orgogliosi».

Parole semplici, scritte anche in uno dei tanti messaggi condivisi sui social e che danno l'esatta misura di quanto sia determinante l'Atalanta per i suoi tifosi. Non sono concetti mielosi del tifoso innamorato, sono le emozioni di chi ha una vita magari anche difficile da portare avanti ma che ci riesce meglio quando il petto si gonfia di orgoglio nerazzurro. È difficile spiegarlo a chi non prova certe sensazioni, impossibile farlo capire a chi pensa che il calcio, in fondo, sia un semplice gioco.

 

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A Bergamo è passato ormai un anno dall'ultima partita vista allo stadio senza limitazioni, eppure è bastato un po' di passaparola tra la gente per richiamare a Zingonia, prima della decisiva semifinale di Coppa Italia con il Napoli, migliaia di persone in festa. Il centrocampista de Roon, il centravanti Zapata e altri compagni hanno condiviso su Instagram quello che hanno visto da dentro il bus che lasciava il Centro Bortolotti. In quegli istanti colorati di rosso vivo, gli occhi dei giocatori e del mister erano quasi inebetiti di fronte a una simile manifestazione d'affetto.

No, l'Atalanta non è una cosa normale. La finale di Coppa Italia è una tappa di un percorso semplicemente fantastico che ha un solo, grande difetto: si sta compiendo senza la spinta dei tifosi. Il giorno in cui questo maledetto virus ci lascerà in pace, torneremo a vivere partite da urlo con lo stadio in festa.

Il risultato, lo sappiamo, è un dettaglio, soprattutto pensando al momento in cui l'Atalanta incontrerà di nuovo la sua gente dentro allo stadio: quella carica, quella forza e quell'orgoglio che oggi arrivano ai tifosi e danno la spinta giusta per camminare sulle nuvole saranno restituite sotto forma di cori, urla, battimani e tamburi rullanti. Presidente Percassi, faccia controllare bene giunti e copertura del Gewiss Staidum: il "Bergamoto" che ha fatto tremare Goodison Park la sera della partita contro l'Everton, è pronto a fare tremare anche Bergamo.

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