Autostrada Bergamo-Treviglio, lo studio del traffico della Provincia: «Sovradimensionata e costosa»
I numeri sono inferiori, ma non così diversi da quelli presentati da Cal con un presupposto: pedaggio a 1,80 euro. Il commento di Giudici (Pd)

Conferma per la previsione sul numero di veicoli che ogni giorno passeranno sull'autostrada Bergamo-Treviglio. I numeri dello studio commissionato a Steer da Autostrade Bergamasche, rese note da Cal (Concessioni autostradali lombarde) nell'incontro tra Regione, Comuni interessati dal tracciato e Provincia del 22 maggio scorso, sono state infatti sostanzialmente confermate dall'analisi commissionata dalla Provincia di Bergamo stessa e presentata ieri, martedì 15 luglio.
Ipotizzando un intervallo di sette anni per la realizzazione dell'opera e la sua messa a regime (si arriva quindi al 2031), il documento firmato dallo Studio di ingegneria Andrea Bruni parla di un intervallo tra i 14.470 veicoli e i 17.323. Quello di Autostrade Bergamasche anticipa invece le prime previsioni al 2029, e parla di 18 mila veicoli teorici giornalieri medi e un traffico giornaliero medio di 20.800 veicoli.
Il problema del costo
I numeri sono quindi sì diversi, ma neanche poi così tanto, con i dovuti accorgimenti. Lo studio della Provincia sottolinea infatti che il dato più alto è calcolato con un pedaggio di 1,80 euro, considerato come il prezzo adeguato per il passaggio su un'autostrada simile. Si legge: «Un costo più sostenuto dell'Ipb, ad esempio 2.50 euro per l'intera tratta, andrebbe a ridurre l'interesse per questa nuova viabilità che pertanto vedrebbe ridotti i flussi di traffico».
Il riferimento non è casuale perché, per quanto non ci siano ancora conferme, Cal e Autostrade Bergamasche hanno sempre parlato di un'ipotesi di pedaggio proprio intorno ai 2,50 euro.
I miglioramenti
Lo studio della Provincia non manca di sottolineare alcuni dati positivi, soprattutto in termini di alleggerimento del traffico sulla rete stradale esistente. In particolare viene spiegato che «con l'inserimento della nuova infrastruttura si riducono i perditempo (circa il sedici per cento in meno), si riducono le code medie (circa il 37 per cento in meno) e migliorano, anche se in percentuali minori, il tempo di viaggio, e la lunghezza delle code massime».
In particolare, la Bergamo-Treviglio migliorerebbe il traffico sulla sp 42, uno dei punti critici per la viabilità della zona tanto che lo studio attribuisce all'Ipb il ruolo di «variante della Sp ex Ss42, scaricandola anche del sessanta per cento nella tratta compresa tra lo svincolo di Levate e lo svincolo di Treviglio Nord». Anche sulla ex 525 la situazione migliora, ma con una miglioramento «soddisfacente (-63 per cento) nella tratta a Sud di Boltiere e meno consistente nella tratta a Nord (-19 per cento)».
«Capacità sempre superiori»
Lo studio riconosce che lo scenario di progetto, ovvero quello che calcola il traffico con l'autostrada a regime, è migliore dello stato di fatto, ovvero quello senza autostrada. Allo stesso tempo però viene sottolineato anche che una struttura come quella progettata risulta avete una capacità «sovradimensionata rispetto ai flussi previsti, restituendo riserve di capacità sempre superiori al cinquanta per cento» e che «si avvicina più a dati di traffico riferibili alla viabilità ordinaria che alla viabilità autostradale».
Sostanzialmente, tra i problemi sollevati dal pedaggio e i dati del traffico, leggere lo studio porta a chiedersi il perché di un'autostrada.
Il commento del Pd
Immediato il commento del segretario provinciale del Pd Gabriele Giudici, già in passato molto critico: «I dati presentati oggi dalla Provincia di Bergamo sui flussi di traffico previsti per la futura autostrada Bergamo-Treviglio risultano addirittura inferiori a quelli - già bassissimi - diffusi da Cal e Autostrade Bergamasche. Questo conferma l'assurdità di un'opera inutile e scollegata dalla realtà del territorio».
Giudici parla di «numeri totalmente fuori scala» e con miglioramenti «soprattutto nelle zone meno trafficate, cioè nei nodi intermedi di accesso all'autostrada» mentre «le aree che oggi soffrono realmente di congestione - come quelle tra Stezzano, Dalmine e Treviglio - vedrebbero invece scarsi benefici in termini di decongestionamento».
«Assurdità tecnica e politica»
Lo studio della Provincia inoltre, a differenza di quello presentato da Cal non fa previsioni sul lungo periodo. E anche su questo punto Giudici sottolinea: «Calparla di quarantamila veicoli a fine esercizio. Ma il contratto di concessione è di 63 anni: stimare oggi il traffico nel 2088 è ridicolo. È come se nel 1962 si fossero messi a prevedere il traffico del 2025. Siamo di fronte a un'assurdità tecnica e politica»