A Bergamo siamo sempre di più, ma siamo anche sempre più vecchi

di Paolo Aresi

Abbiamo superato quota 122 mila abitanti a Bergamo e questo può venire letto come un dato positivo. I nati del 2024 invece fanno segnare un nuovo record, purtroppo, negativo: sono stati soltanto 747 i nuovi nati, il numero più basso di sempre. Anche più basso della proiezione che il nostro giornale aveva realizzato considerando il risultato dei primi dieci mesi dell’anno.

Non è un dato sorprendente, la discesa è in atto da diversi anni, e segnala il disagio delle famiglie, della popolazione giovanile. È difficile mettere su famiglia, il mettere al mondo dei figli è ostacolato dall’organizzazione sociale. Si pongono sul piatto della bilancia gli aspetti più impegnativi e si rinuncia.

Perché far nascere dei figli è un grosso impegno, una grande fatica. Quello che non si considera è l’enorme soddisfazione, la gioia che provoca questa impresa, il vedere crescere un essere umano grazie al tuo impegno, al tuo lavoro.

I giovani emigrano

La città cresce a causa del flusso migratorio, che mostra un saldo positivo: il numero di persone che lascia Bergamo è minore rispetto a coloro che decidono di venire a vivere da noi. Se poi andiamo a vedere, gli immigrati sono soprattutto da una certa età in su, mentre chi emigra è soprattutto giovane. In pratica, molti giovani, nel momento in cui fanno famiglia, decidono di andare a vivere nell’hinterland, soprattutto per ragioni economiche.

Questo comporta che la città stia continuando a invecchiare. Guardiamo un dato: gli under 15 sono 13.553, cioè l’11,1 per cento della popolazione. Per contro, i cittadini sopra i 64 anni sono 30.859 cioè il 25,3 per cento. Un quarto dell’intera popolazione! Un altro numero: i settantacinquenni in città sono (...)

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