Bergamo supera il milione di dosi. Vaccinati più di 77mila assistiti di altre province
Sono 190 le linee attivate in tutta la provincia. In media la campagna d’immunizzazione oscilla tra le 10 mila e le 12 mila vaccinazioni al giorno
di Federico Rota
La scommessa, adesso, sarà organizzare la somministrazione autunnale delle eventuali terze dosi. Non una certezza, ma un’eventualità che al momento, vista anche la diffusione delle varianti, pare ormai scontata.
Nel frattempo però la campagna vaccinale bergamasca ha raggiunto numeri record, avendo superato il milione di vaccini inoculati. Secondo dati aggiornati dall’Ats a oggi (giovedì 1 luglio) sono 1.060.131 le dosi ricevute dai cittadini che si sono presentati nelle 190 linee attivate in tutta la provincia. In media, nell’ultimo periodo, la campagna d’immunizzazione oscilla tra le 10 mila e le 12 mila vaccinazioni al giorno.
«Tempestività e collaborazione interistituzionale, grazie a questi fattori siamo riusciti a raggiungere questi risultati di tutto rispetto – sottolinea il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi -. Ci tengo a ringraziare tutti, personale sanitario, volontari alpini e della protezione civile, rappresentanti delle aziende socio sanitarie pubbliche e degli istituti privati, medici di base e sindaci e tutte le persone che lavorano in Ats. Senza il dialogo che c’è stato in questi mesi non ce l’avremmo fatta».
I numeri della campagna vaccinale bergamasca
Secondo i criteri attuali i cittadini target, ossia quelli con un’età superiore ai 12 anni, che possono accedere alle vaccinazioni nella nostra provincia sono 946.801 persone. Le prime dosi somministrate sono 668.533, mentre i richiami 314.141.
«Di oltre il milione di vaccini somministrati, 982 mila sono andati a bergamaschi - spiega Giupponi -. A questi si sono aggiunti anche 77.457 assistiti provenienti da altre province lombarde che si sono vaccinati sul nostro territorio. Sono invece 52.641 i bergamaschi rientranti nella cosiddetta mobilità passiva, cioè coloro che hanno ricevuto una dose fuori dal territorio di competenza».
«I centri vaccinali sul territorio hanno esercitato un'attrattività molto forte anche nei confronti dei residenti di altre province – specifica Giupponi – un po’ per la diffusione dei centri vaccinali su tutto il territorio, un po’ per la capacità organizzativa che hanno dimostrato. C’è poi da considerare che le linee guida per l’attivazione dei centri vaccinali sono state diffuse dalla Regione a metà marzo, mentre nella Bergamasca a quella data ne erano già attivi 4 da un paio di settimane».
L’elevata capacità attrattiva dei centri vaccinali bergamaschi è anche dimostrata dal rapporto attrazione-fuga per ognuna delle Ats Lombarde: se 1 è la media di riferimento (tante persone vengono vaccinate in loco quante altrove), per quella di Bergamo è pari a 2, il valore più elevato.
Il rapporto tra vaccinazioni ogni mille abitanti in provincia di Bergamo è di 949 dosi somministrate, mentre lo stesso tasso per la Lombardia scende a 897 e su scala nazionale a 854 vaccini. Il rapporto tra vaccinati e abitanti della Bergamasca è dell'11% se paragonata alla situazione italiana (del 6% rispetto a quella lombarda). «Ad oggi il 77% della popolazione target – ha aggiunto il direttore generale dell’Ats – ha già ricevuto la prima dose, oppure si è prenotato sul portale della regione».
In Lombardia superate le 9 milioni di dosi inoculate
Durante la conferenza stampa di presentazione dei dati è intervenuto in collegamento video dalla Sicilia anche Guido Bertolaso, consulente del Pirellone per l’organizzazione della campagna vaccinale.
«Abbiamo superato il traguardo delle 9 milioni di dose somministrate – ha evidenziato -. Tra il 9 e il 10 luglio arriveremo a oltre 10 milioni di vaccini inoculati ai lombardi tra prime e seconde dosi. Viaggiamo a una media di 105 mila inoculazioni quotidiane».
Secondo i dati in possesso di Regione Lombardia sono oltre 3 milioni i cittadini ad aver completato il ciclo vaccinale. «Piaccia o no la Lombardia si è dimostrata ancora la locomotiva d’Italia – ha concluso Bertolaso -. Questi numeri lo dimostrano, non sono chiacchiere che possono essere manipolate. Entro la fine dell’estate avremo messo in sicurezza i lombardi e inizieremo a lavorare per pianificare le eventuali terze dosi autunnali».