A breve i primi lavori per il raddoppio a Curno. Intanto su via Fermi è stato chiesto l'intervento del prefetto
Il sindaco Saccogna garantisce che la popolazione sarà costantemente informata. Anche sul sottopasso di via Roma la partita resta aperta
I lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro stanno per arrivare a Curno e gli interventi preliminari che potrebbero comportare la chiusura di via Donizetti per alcuni giorni sono ormai alle porte.
Il sindaco del paese Andrea Saccogna, oltre a garantire su questi primi lavori che «la popolazione sarà debitamente informata» e che «il Comune emetterà ordinanze di chiusura (soprattutto quando la chiusura prevista è lunga) solo dietro presentazione di idonea autorizzazione da parte degli operatori», aggiunge anche alcuni aggiornamenti sulla situazione delle strade al centro di questi interventi: via Fermi e via Roma.
Evitare la chiusura di via Donizetti
In particolare, in via Fermi è prevista la realizzazione di un nuovo sottopasso carrabile e una nuova stazione, quest'ultima ridimensionata rispetto al progetto iniziale di Rfi grazie all'intervento dell'amministrazione. Inoltre, a fine lavori, via Donizetti resterà aperta, anche se a senso unico verso Curno. Inizialmente ne era prevista invece la chiusura totale.
Durante i lavori però, la situazione sarà diversa, come spiega il sindaco: «È prevista una chiusura di sette mesi di via Donizetti e di tre mesi di via Fermi dovuta al cantiere (indicativamente questa primavera, ma ad oggi Rfi non ci ha ancora comunicato il cronoprogramma!), senza la creazione di una viabilità alternativa. Un periodo così lungo di chiusura creerebbe disagi di traffico enormi, con code fino al centro di Bergamo, e procurerebbe un danno rilevante alle tante attività commerciali della zona, con le quali abbiamo fatto fronte comune per chiedere a Rfi di ridurre i tempi di chiusura o offrire una strada alternativa (come minimo di chiudere a turno via Donizetti e via Fermi. Vista la reticenza di Rfi, abbiamo coinvolto, con l'aiuto del presidente della Provincia, la Prefettura, che prenderà contatto con Rfi per avere spiegazioni; restiamo in attesa di aggiornamenti».
Il sottopasso di via Roma
L'amministrazione continua a interloquire con Rfi anche per la realizzazione, a cura del Comune e a spese di Rfi, un sottopasso carrabile. «Si tratta di un'opera molto rilevante che comporta in ogni caso molti rischi per il nostro Comune - sottolinea il sindaco -, dunque stiamo analizzando con attenzione la proposta insieme alla Commissione creata appositamente (con la minoranza in Consiglio Comunale e il Comitato cittadino "Raddoppio sì ma non così"), ai nostri legali e agli uffici comunali».
L'ultima proposta di Rfi - «dopo alcune eccessivamente onerose, che contraddicevano le promesse fatte di fronte al Ministro Matteo Salvini», sottolinea Saccogna -, è di concordare un quadro economico dell'opera (quindi un valore massimo da non superare) da allegare alla convenzione per la realizzazione del sottopasso. Il sindaco: «A questo riguardo abbiamo chiesto a un progettista di redigerlo in bozza, è già pronto e lo sottoporremo a Rfi nei prossimi giorni».
Ritiro del ricorso al Tar?
In base alla loro risposta il Comune valuterà, sempre insieme alla Commissione, il da farsi. E non si tratta di una decisione semplice, perché, ricorda il sindaco, «una delle condizioni dettate da Rfi per la sottoscrizione della convenzione è il ritiro da parte del Comune del proprio ricorso al Tar contro il raddoppio (la sentenza avrebbe effetti solo sul tratto di via Roma, l'unico per il quale abbiamo un danno tale da poter presentare ricorso). L'udienza si terrà il 7 novembre».
I tempi sono quindi stretti, ma il sindaco garantisce: «La nostra bussola è e rimarrà sempre l'interesse dei Curnesi. Prima del 7 novembre sarà organizzata un’assemblea pubblica sul tema; nel frattempo, tenete controllati i canali di comunicazione del Comune o contattate noi amministratori per aggiornamenti».