A Curno è partita la raccolta firme contro la chiusura della scuola primaria Brembo
Paolo Carullo della minoranza: «Abbiamo tre mesi di tempo per raccogliere il numero necessario a indire il referendum. Sono circa mille e 800»
di Monica Sorti
È partita nei giorni scorsi, per l’esattezza l’8 giugno, la raccolta firme organizzata dal “Comitato No alla chiusura della scuola Brembo”.
L’organo promotore, composto da alcuni membri del gruppo di minoranza “L’Obiettivo - Curno” e da altri cittadini, soprattutto della Marigolda, avevano presentato l’istanza per indire il referendum consultivo contro la chiusura della scuola.
«Come da regolamento, si è istituita una commissione che ha dovuto valutare l’ammissibilità della richiesta, che è stata da poco confermata - spiega il consigliere di minoranza Paolo Carullo -. Ora abbiamo tre mesi di tempo per raccogliere il numero necessario di firme a indire il referendum. Sono circa 1.800 e rappresentano il 30 per cento degli aventi diritto al voto».
A tale scopo sono stati organizzati dei gazebo e dei banchetti, posizionati nei punti nevralgici del paese. Oltre a ciò c’è anche la possibilità di lasciare le firme all’anagrafe. Il Comitato ha istituito anche un proprio gruppo Facebook, che tiene aggiornata la cittadinanza sulla posizione di queste postazioni e sulle date in cui i gazebo saranno presenti sul territorio.
Sempre nella pagina Facebook si possono trovare, tra le altre cose, le domande e le considerazioni più frequenti che sono state rivolte loro durante questi primi giorni di raccolta firme.
“Ormai è deciso, non serve firmare“"”, è proprio una di queste. «È falso», rispondono dal Comitato. «Come Comitato spontaneo e apartitico abbiamo verificato e fatto verificare se alle parole comunicate dall'amministrazione nei vari incontri, video e articoli di stampa, abbia fatto seguito qualcosa di formale e concreto (...)