Dati e considerazioni

A Medicina democratica di Treviglio 322 richieste d'aiuto per disservizi sanitari nel 2024

I referenti Molteni e Steffanoni hanno illustrato i numeri, spiegando che l'associazione ha risolto l'88 per cento dei casi

A Medicina democratica di Treviglio 322 richieste d'aiuto per disservizi sanitari nel 2024
Pubblicato:
Aggiornato:

A Medicina democratica sono arrivate l'anno scorso oltre 322 richieste di supporto da parte dei cittadini, che sempre di più chiedono aiuto per districarsi tra i disservizi del servizio sanitario pubblico.

Un trend costante, confermato dai numeri dello sportello dell'associazione, aperto circa un anno e mezzo fa in via Santi Capitanio e Gerosa a Treviglio. I referenti dell'associazione, Erik Molteni e Francesco Steffanoni, hanno infatti illustrato sabato 11 gennaio scorso i dati relativi all’attività del 2024, riportati dai colleghi di PrimaTreviglio.

«Il nostro impegno nell’ultimo anno si è ampliato - ha spiegato Molteni -. Su nostro input sono infatti nati gli sportelli di Treviolo e Albino, con il compito di occuparsi delle relative aree territoriali. Per noi è motivo di soddisfazione, ma siamo consapevoli che questa non può essere la soluzione ai problemi del sistema sanitario nazionale. Voglio comunque sottolineare la fattiva collaborazione con il direttore generale della Asst Bergamo Ovest, Giovanni Palazzo, da cui abbiamo avuto sempre risposte concrete».

I numeri dell'associazione

Lo sportello di Medicina democratica, nel corso dell’anno, ha ricevuto complessivamente 322 richieste di supporto, a riprova di quanto sia crescente la necessità di un sostegno nella tutela della salute. Gli «accessi» sono avvenuti perlopiù via mail (231), mentre 59 sono stati effettuati per telefono e solo 32 in presenza.

Per quanto riguarda la tipologia di assistenza richiesta, ben 232 problematiche hanno riguardato le liste di attesa. Di questi Medicina democratica è riuscita a risolverne l’88 per cento (203 casi). A seguire ci sono state 48 richieste di aiuto per la mancanza del medico di base, il 60 per cento delle quali (29) sono state risolte. Vanno poi aggiunte 29 richieste di prenotazione a Cad (Continuità assistenziale diurna) e Amt (Ambulatori medici temporanei), risolte al 79 per cento (23) e 13 richieste varie (stampa esiti esami, richiesta ricette, eccettera) con un tasso di risoluzione del 34 per cento (4).

«Sebbene questi risultati confermino l’efficacia della nostra azione di supporto, con punte di risoluzione molto elevate per le liste d’attesa - hanno sottolineato i referenti dello sportello - non possono e non devono rappresentare la soluzione strutturale per i problemi del sistema sanitario nazionale. Il fatto che tanti cittadini abbiano dovuto ricorrere al nostro intervento indica una fragilità sistemica che richiede risposte istituzionali immediate e durature».

Tra i dati di Medicina Democratica, a saltare immediatamente all’occhio è il mancato rispetto delle liste di attesa. «È inaccettabile che i pazienti debbano rivolgersi a un’associazione di volontariato per accedere a un diritto fondamentale: la sanità pubblica e universale, garantita dall’articolo 32 della Costituzione italiana» hanno chiarito Molteni e Steffanoni.

Rispetto a qualche mese fa, invece, appare in lieve miglioramento la disponibilità di medici di base, anche se resta comunque critico il numero di cittadini privo di riferimento sanitario costante. «Ribadiamo con forza la necessità di un intervento urgente e strutturale da parte delle istituzioni - hanno concluso Molteni e Steffanoni -. È indispensabile potenziare il personale sanitario e riorganizzare i servizi, affinché i cittadini non siano costretti a cercare aiuto all’esterno del sistema sanitario nazionale per vedere riconosciuto un diritto fondamentale».

I referenti dell'associazione hanno infine voluto ringraziare i volontari che permettono di tenere attivo lo sportello: «È anche e soprattutto grazie a loro se, anche nel 2025, continueremo a batterci per un sistema sanitario pubblico, universale e accessibile a tutti» ha sottolineato Steffanoni. Il quale ha poi annunciato, per il 24 febbraio prossimo, un incontro pubblico al Teatro nuovo di Treviglio di Piazza Garibaldi, a cui parteciperà anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze), che fornirà un focus sulla situazione sanitaria in Lombardia e in Provincia di Bergamo».

 

Seguici sui nostri canali