Alluvione del 9 settembre

A sei mesi dalla piena del torrente Morla: «La spada di Damocle c'è ancora»

In attesa del contributo di Regione per i danni subiti, i cittadini di Bergamo e Ponteranica raccontano com’è la situazione oggi

A sei mesi dalla piena del torrente Morla: «La spada di Damocle c'è ancora»
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di Elena Esposto

Sono passati sei mesi dalla piena del torrente Morla che il 9 settembre 2024 ha travolto Bergamo e le zone limitrofe con un’ondata di acqua, fango e paura, ma il ricordo è ancora vivido nella memoria dei cittadini.

D. è la titolare di un negozio di alimentari a Ponteranica e nell’alluvione ha quasi perso un figlio. Era andato a recuperare degli oggetti sacri da un piccolo santuario quando l’acqua lo ha sommerso chiudendogli la porta alle spalle.

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Si è salvato grazie al fratello e al cugino, che sono riusciti a tirarlo fuori. «In quel momento ho perso dieci anni di vita - racconta -. Ancora adesso, quando sono previsti temporali forti di notte, punto la sveglia ogni ora e mi alzo a controllare la Morla».

Oltre allo spavento, anche i danni all’attività sono stati ingenti. D. ha perso diversi strumenti di lavoro e ha dovuto rifare l’impianto elettrico. Nei giorni scorsi ha compilato la domanda per richiedere il contributo di Regione Lombardia, ma non è molto fiduciosa: «Sarebbe già qualcosa recuperare i 100 euro che ho dovuto spendere per fare lo Spid», scherza amara.

Il bando regionale, chiuso il 7 marzo, prevede in rimborso massimo di cinquemila euro per i privati e di ventimila euro per le imprese. Una cifra irrisoria, commenta Andrea Braghin, titolare di “Joe l’autoradio”, storica bottega di riparazioni di elettrodomestici a Bergamo, che ha subito danni per circa 120 mila euro e non ha più riaperto il negozio.

«Un magazzino di ricambi come il nostro, che si è evoluto in tanti anni di lavoro, è impossibile da rimettere in piedi», spiega. Anche lui ha fatto richiesta per i fondi della Regione, ma (...)

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Commenti
Franco

Nel frattempo, essendo un problema prioritario, a Valverde è stata sistemata l’area cani…gli argini da sistemare ed i residenti a rischio di una nuova esondazione possono aspettare .

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