La decisione

Accolta richiesta di Adiconsum Bergamo sugli airbag difettosi Citroen: sarà class action

La presidente Mina Busi: «Abbiamo già seguito con successo oltre cinquanta casi, ma ora si apre la possibilità per tutti i coinvolti»

Accolta richiesta di Adiconsum Bergamo sugli airbag difettosi Citroen: sarà class action
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Il Tribunale di Torino, con un’ordinanza del 15 aprile, ha accolto il ricorso di Adiconsum, a cui avevano fatto ricorso cinquanta cittadini, ammettendo ufficialmente l’azione rappresentativa contro Groupe PSA Italia, Stellantis N.V. e Automobiles Citroen S.A.

Con questa decisione, l'associazione è stata autorizzata a rappresentare gli automobilisti danneggiati, che potranno richiedere rimborsi per i disagi provocati dalla presenza di airbag difettosi nei veicoli.

La vicenda degli airbag

Nel maggio del 2024, Citroën ha inviato una comunicazione formale a migliaia di proprietari di modelli C3 e DS3 fabbricati tra il 2009 e il 2019, esortandoli a sospendere immediatamente l’utilizzo dei veicoli. Il motivo, com’è noto, era la presenza di airbag difettosi, potenzialmente in grado di causare gravi ferite o addirittura la morte in caso di attivazione.

Da quel momento in poi, per molti automobilisti italiani è iniziata una vera corsa ad ostacoli: pezzi di ricambio Citroen introvabili, assenza di auto sostitutive, moduli online inutilizzabili. In diversi casi, i proprietari hanno dovuto ricorrere a soluzioni temporanee a proprie spese, come il noleggio di un’auto alternativa per non interrompere la propria routine quotidiana.

Adesso, chi si è affidato o vorrà rivolgersi ad Adiconsum potrà chiedere risarcimenti per una serie di voci, tra cui le spese sostenute per veicoli inutilizzabili, come assicurazione e bollo; noleggi documentati di veicoli sostitutivi; danni da impossibilità d’uso, che includono la mancata possibilità di recarsi al lavoro, accompagnare i figli o accudire familiari; disagi legati alla qualità della vita; per chi ha acquistato l’auto dopo il 2016, anche inganno commerciale e perdita di valore del mezzo.

Aperta la fase di adesione

Mina Busi, Adiconsum

È attiva ora la cosiddetta “fase di adesione”, della durata di 150 giorni, a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza sul portale del Ministero della Giustizia. I possessori di Citroen C3 (2009–2017) e DS3 (2009–2019) possono unirsi all’azione collettiva. L'associazione dei consumatori garantisce assistenza anche a chi non è ancora iscritto, offrendo supporto per verificare l’idoneità del veicolo, raccogliere la documentazione e attivare la richiesta di rimborso.

«Abbiamo già seguito con successo oltre cinquanta casi, con il cambio dell’airbag – ha dichiarato Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. Ma ora si apre la possibilità per tutti i consumatori coinvolti. È un diritto da far valere, e noi siamo pronti a sostenere chiunque decida di attivarsi».

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