Dura risposta

«Acqua contaminata in Lombardia? Bere dal rubinetto non comporta alcun pericolo»

L'ente che riunisce i gestori del servizio idrico in Lombardia ribatte all'allarme lanciato da GreenPeace sulla presenza di sostanze inquinanti nelle falde

«Acqua contaminata in Lombardia? Bere dal rubinetto non comporta alcun pericolo»
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L'allarme che ha lanciato GreenPeace sulla presenza di Pfas (cioè sostanze inquinanti e potenzialmente dannose alla salute) nelle falde acquifere di tutta la Lombardia - Bergamasca compresa - ha fato preoccupare molti, ma Water Alliance-Acque, la Rete dei gestori del Servizio idrico integrato che riunisce 13 gestori lombardi, ha frenato gli allarmismi. In un post pubblicato sulla propria pagina Facebook ha cercato di spiegare perché i cittadini possono stare tranquilli.

Nessun pericolo per chi beve dal rubinetto

«Bere dal rubinetto non comporta alcun pericolo, anzi: è un comportamento green da incentivare - ha rassicurato Enrico Pezzoli, portavoce di Water-Alliance -. Sono stati completamente travisate le informazioni fornite dai 13 gestori del Servizio Idrico Integrato che fanno parte della rete WA e che collaborano all’insegna dell’assoluta trasparenza che connota un servizio pubblico votato a tutelare un diritto essenziale della cittadinanza. Tutti i gestori hanno messo a disposizione le informazioni del caso, relative quasi esclusivamente alle acque grezze di falda. È però un grossolano errore confondere quest’acqua con quella che tutti noi beviamo!».

L'acqua che arriva in casa è potabilizzata

Nel post viene infatti spiegato che «prima di arrivare al rubinetto, come dovrebbe essere noto, l'acqua viene sottoposta a trattamenti di potabilizzazione precisamente regolati dalle norme in vigore. In particolare, in via cautelativa, da anni la totalità delle acque viene trattata con sistemi di filtrazione a carboni attivi per agire sui Pfas (sebbene i limiti di legge per queste sostanze siano stati introdotti dal D.lgs 18/2023, che ne prevede l’entrata in vigore nel febbraio 2026)».

Contro GreenPeace: «Gravi responsabilità civili e penali»

Il portavoce Enrico Pezzoli avanza poi l'accusa a GreenPeace: «L'acqua che esce dai rubinetti della nostra regione non presenta alcun rischio per la salute. Affermare il contrario significa procurare un allarme assolutamente ingiustificato, assumendosi gravi responsabilità sia civili che penali. È inaccettabile che, facendo confusione con i dati, si metta in discussione il rapporto di fiducia che ci lega ai rispettivi territori. Abbiamo certificazioni e laboratori che dimostrano in maniera inequivocabile la bontà del nostro lavoro e l’assoluta sicurezza della nostra acqua. Andiamo quindi a testa alta e non accettiamo di essere infangati in questo modo. Per questo valuteremo l’ipotesi di tutelare noi stessi, ma soprattutto i cittadini, agendo nelle sedi opportune».

La Regione dalla parte di Water-Alliance

Sulla stessa linea anche Regione Lombardia, che con le parole dell'assessore all'Utilizzo della risorsa idrica Massimo Sertori spiega: «Certe affermazioni generiche creano un allarme infondato tra la popolazione e sviliscono il lavoro serio e professionale che migliaia di persone coinvolte nel processo svolgono quotidianamente proprio per salvaguardare i cittadini. Dal 2016 al 2019 sono stati realizzati investimenti per un totale di 1,5 miliardi di euro e nel triennio 2020-2023 gli interventi programmati ammontano a 2,2 miliardi dei quali buona parte sono già stati posti in essere».

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