sospesi a 120 metri d'altezza

Dossena, al via i lavori per il ponte tibetano più lungo al mondo (ben 505 metri)

Collegherà il centro del paese con il roccolo della "corna bianca", sorvolando la cava di gesso. Sarà completato entro settembre di quest'anno

Dossena, al via i lavori per il ponte tibetano più lungo al mondo (ben 505 metri)
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Entro la fine dell’estate a Dossena sorgerà il ponte tibetano più lungo al mondo, a pedata discontinua e senza tiranti laterali: sarà lungo 505 metri e collegherà il centro del paese in Val Brembana con il roccolo della "corna bianca", sorvolando la cava di gesso fino a un’altezza massima di 120 metri.

«È solo una delle opere di un progetto molto più ampio di rilancio turistico – sottolinea il sindaco Fabio Bonzi -. Realizzare nuove attrazioni e opere, valorizzare aree e luoghi sconosciuti ma di grande bellezza, fornendo servizi di qualità, può essere una grande opportunità per i giovani che continuano a vivere le nostre montagne ma anche per i turisti».

Dall’alto del ponte sospeso, ideato dall’ingegnere Francesco Belmondo della BBE srl, si potrà godere di una vista mozzafiato, che consentirà di ammirare i paesaggi suggestivi delle Prealpi Orobiche e le vette dei monti Grigna, Gioco, Alben e Arera, fino al fondovalle di San Pellegrino.

02. Dossena_Foto-inserimento del ponte tibetano_2
Foto 1 di 3
03. Dossena_Piattaforma di partenza-arrivo del ponte_1
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04. Dossena_Piattaforma di partenza-arrivo del ponte_2
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Per camminare da una parte all’altra della vallata si dovrà però indossare una speciale imbracatura ed è previsto anche l’inserimento di una linea-vita continua alla quale ci si dovrà attaccare con un moschettone.

Il ponte è stato in parte finanziato grazie a un contributo arrivato da Cassa depositi e prestiti. La realizzazione dell’opera rientra in un percorso di rilancio del turismo a Dossena, attraverso un piano a lungo termine di sviluppo territoriale-locale ideato da quattro giovani del paese che hanno elaborato un progetto da 10 milioni di euro, appoggiato da Regione Lombardia.

«La scorsa estate c’è stata una riscoperta del turismo di prossimità che ha riguardato principalmente le aree di montagna e i laghi – commenta l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni, Massimo Sertori -. Siamo convinti che questo trend positivo continuerà anche nella stagione. I territori montani lombardi hanno subito un lungo stop in inverno; rilanciare il turismo montano attraverso la realizzazione di infrastrutture è una priorità e un’importante opportunità per creare lavoro e per favorire il ripopolamento».

Il piano di rilancio prevede la riqualificazione di strutture ricettive esistenti e la realizzazione di nuovi servizi, oltre alla valorizzazione del paesaggio e il recupero del patrimonio esistente. In quest’ultimo ambito rientrano, ad esempio, l’area mineraria Paglio Pignolino, nella quale è terminata la ristrutturazione delle casette esterne, che diventeranno sede di un museo e di laboratori. Proseguono poi i lavori per la riqualificazione delle aree interne delle miniere e per la messa a norma della galleria mineraria.

Sono in corso anche i lavori per la messa a punto del parco avventura in miniera, primo in Italia e secondo in Europa a poter vantare questa ambientazione caratteristica, con l’installazione di ponti sospesi, pareti in aderenza e voli in carrucola, per il quale si punta all’apertura già nei prossimi mesi.

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